Gaffe e poca visibilità, nel rimpasto di giunta rischia anche Paolo Bonicalzi
Mercoledì l'improvvida uscita in consiglio comunale: "Buona commedia a tutti", detto davanti a centinaia di cittadini presenti. Ma le ruggini sono più antiche. E adesso per Cassani può essere occasione per mostrare la discontinuità

Già la sua posizione non era delle migliori, ma l’assessore ai servizi sociali Paolo Bonicalzi si è messo un po’ all’angolo da solo: «E adesso buona commedia a tutti!», ha detto al termine di un suo intervento nel tesissimo consiglio comunale di mercoledì sera.
Episodio imprevisto («Nessuno sapeva che l’avrebbe detto» giurava un altro esponente leghista di giunta), che però ha messo in bruttissima posizione l’assessore, agli occhi del sindaco Andrea Cassani. Insomma: il suo posto in giunta adesso è a rischio.
Già ci sono a rischio gli assessori di Forza Italia, ma Cassani a questo punto sfrutterebbe in fondo quella “delega senza condizioni” chiesta ai partiti. Un modo per dare – e dire – la misura della discontinuità dopo il terremoto giudiziario. Senza risparmiare neppure un leghista, se non contribuisce abbastanza all’azione di governo della città o crea imbarazzo. Senza risparmiare neppure Bonicalzi, che pure aveva fatto l’assessore già a Jerago con Orago, dove Cassani aveva guidato la Lega locale.
Nella giunta di Gallarate Bonicalzi non si è fatto particolarmente notare e a far gruppo anche con altri assessori che frequentavano per l’intero giorno in Comune. Anzi: l’assessore alla partita è scomparso completamente su alcune partite, anche di primissimo piano, come nel caso della vicenda dei sinti, che Cassani ha gestito tutta da solo. Quanto al resto, Bonicalzi ha faticato a farsi vedere anche dal punto di vista politico: se da consigliere coglieva a ogni seduta l’occasione di fare il suo personale bollettino di cronaca nera (sottolineando i reati compiuti da stranieri), dai banchi della giunta non ha trovato granché spazio.
Fino a mercoledì scorso. E a quell’uscita – «Buona commedia a tutti!» – che è stato l’ultima goccia che ha finito per metterlo nella cerchia degli assessori a rischio sostituzione. Due giorni dopo era in programma la conferenza stampa sugli asili nido con l’assessore regionale, Cassani l’ha tenuto a margine dell’incontro, senza chiamarlo al tavolo.
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