Inno d’Italia e spillette, assenze e conferme: debutta il nuovo consiglio comunale
Molti applausi, le dimissioni di due consiglieri e un piccolo colpo di coda polemico nella prima seduta del consiglio comunale che si è svolta ieri sera in Sala Bergamaschi
Pubblico delle grandi occasioni per il primo consiglio comunale del secondo mandato di Marco Cavallin, che si è svolto ieri sera in una Sala Bergamaschi affollatissima.
Prima ancora di entrare nel vivo dei lavori, il Consiglio comunale ha preso atto di un cambiamento: nei giorni scorsi hanno infatti presentato le dimissioni due protagonisti della campagna elettorale del Centro destra per Induno, Teodora Gandini del gruppo “Cambiamo Induno” e Carlo Minazzi della Lega, che escono così di scena, sostituiti dai primi dei non eletti: Chiara Gorone e Carlo Riva, entrambi in quota Lega. Anche a loro, come tutti i nuovi consiglieri, il sindaco ha consegnato la spilletta del Consiglio comunale.
Dopo l’Inno d’Italia, un emozionato Marco Cavallin giurato sulla Costituzione e ha iniziato il suo discorso di insediamento proprio partendo dai valori della Carta costituzionale: «carta fondamentale – ha detto – che contiene in sè tutti i valori, i desideri, le speranze, i diritti e i doveri di ogni buon cittadino, un insieme di principi e di precetti che regolano il nostro vivere civile». Un lungo discorso in cui Cavallin non ha mancato di sottolineare il risultato elettorale, che ha consegnato nettamente al gruppo “Viviamo Induno Olona” il compito di governare il paese.
Cavallin ha poi presentato la Giunta, una riconferma della precedente con la novità del nuovo vicesindaco, l’assessore Cecilia Zaini, la più votata alle elezioni di maggio.
Qui la Giunta e le deleghe ai consiglieri
Invariato anche il presidente del Consiglio comunale, ruolo nuovamente affidato a Mirko Sandrini, mentre il vicepresidente sarà Carlo Riva della minoranza.
Un consiglio comunale che sembrava filare via liscio, senza grandi sussulti, si è improvvisamente animato quando ha preso la parola il capogruppo di maggioranza Maurizio Tortosa, che ha attaccato i due consiglieri dimissionari: «Se possiamo cercare di capire, ma non di giustificare, Teodora Gandini che era da 10 anni in Consiglio anche con ruoli importanti, mi chiedo il perché delle dimissioni, senza nemmeno essersi presentato al Consiglio, di Carlo Minazzi. Chi l’ha votato sapeva che non avrebbe accettato di rappresentarlo tra i banchi della minoranza? Ha condotto una campagna elettorale di basso livello, spargendo odio contro di noi, dicendo che ce ne saremmo andati, ma ad andarsene è stato lui».
«Attacco di basso livello», lo ha bollato il capogruppo di minoranza Andrea Brenna, mentre la candidata sindaco del Centro destra Rosa Ferrazzi, ha spiegato che si è trattato di «scelte condivise dal gruppo e frutto di strategie che non siamo tenuti a spiegare. La campagna elettorale è finita e mi aspettavo un altro spirito da parte della maggioranza».
Un piccolo colpo di coda di una campagna elettorale che ad Induno Olona è stata particolarmente intensa e dura.
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