“Non lasciamo solo Mimmo Lucano”
Caro direttore,
c’è bisogno di non lasciare solo Mimmo Lucano, facendo conoscere un’esperienza che è decollata nel 1998, quando un veliero con a bordo profughi curdi iracheni e turchi si arenò sulla spiaggia di Riace.
Il docufilm ” Esilio”, sottotitolato ” La passione secondo Lucano “, ad opera del regista Maurizio Fantoni Minnella dell’Associazione Free Zone,e presentato venerdì 14 alla sala Montanari, ci restituisce il dramma umano di una persona che si è battuta coraggiosamente con il gruppo ” Città Futura “ per far rinascere un paese abbandonato, grazie a quelle politiche dell’accoglienza immortalate da Wim Wenders nel cortometraggio “Il Volo “. Politiche dell’accoglienza che sono entrate a far parte del Programma nazionale Asilo, tanto che con la legge sull’immigrazione 108 del 2002 è partito il Sistema di Protezione per richiedenti asilo e rifugiati ( Sprar) , oltre a ricevere molteplici riconoscimenti a livello internazionale.
Il dottor Isidoro Napoli, amico d’infanzia a Grotteria di Rocco Cordì, che con Daniela, Miriam ,Thierry hanno accompagnato Maurizio nella missione varesina in Calabria, ha illustrato chi è Mimmo Lucano e le finalità del suo operato trasparente, essendo colui che ha dato vita ad un ambulatorio medico, dove volontariamente una serie di specialisti hanno garantito e garantiscono tutt’ora l’assistenza sia ai migranti che hanno popolato in questi due decenni Riace, sia agli abitanti, soprattutto anziani, che non hanno abbandonato il paese ” fantasma “.
La definizione paese ” fantasma ” è stata coniata dalla giornalista Chiara Sasso, che nel libro ” Trasite, favorite “, pubblicato da Carta – Intra Moenia nel 2009, ha voluto raccontare le grandi storie di piccoli paesi come Riace.
Mimmo Lucano, ha sottolineato Napoli, ha rifiutato la candidatura al Parlamento Europeo che gli era stata proposta nella primavera da alcune forze politiche, non volendo assolutamente sottrarsi al processo che si è aperto a Locri l’11 giugno, unitamente ad altri 26 imputati a vario titolo per associazione a delinquere, truffa ai danni dello stato, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e abuso d’ufficio.
Una serie di accuse incredibili , ma che non sorprendono, se si pensa che il Viminale è arrivato al punto di escludere Riace dal sistema Sprar. Una decisione che è stata recentemente annullata dal Tar reggino in quanto illegittima. Come ha ben argomentato Frate Antonio dei Comboniani di Venegono Superiore Mimmo è un uomo giusto, esponente di quella Calabria dell’accoglienza che, avendo il senso dell’ospitalità dello straniero, è da sempre in antitesi ed in conflitto con la borghesia mafiosa che ha stretto un rapporto di interesse e di sangue con la ‘ndrangheta. Ora la Fondazione “E’ stato il vento” è all’opera per rilanciare l’esperienza dell’accoglienza volontaria, dell’attività delle botteghe e del turismo solidale, mentre la Rete dei comuni solidali ha lanciato una sottoscrizione che ha raggiunto livelli di solidarietà inimmaginabili .
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Caro Direttore, caro anonimo, personalmente, al contrario del lettore che scrive, penso che NON ci sia bisogno di gente come Mimmo Lucano. E a pensarla come me, oltre agli elettori del comune di Riace, che con il voto alle elezioni comunali si son ben guardati dal volerlo anche solo in consiglio comunale seppur in minoranza, hanno, quale messaggio incontrovertibile, eletto un sindaco della Lega.
Aggiungerei che, oltre ai cittadini di Riace, anche una larghissima maggioranza dei votanti italiani,il 34%, la pensa esattamente come me e come loro.
Di buonisti approfittatori della stregua di Lucano, ne abbiamo a bizzeffe, in parlamento come ai Parioli, in spiaggia a Capalbio (altro comune ora a guida leghista), come negli attici di New York.
Questi signori, relegati dal voto democratico a comparse inutili della politica, dovrebbero capire che il popolo italiano è per l’accoglienza si, ma non per l’invasione.
Per anni i governi di sinistra, come ammesso dalla stessa Bonino e in ultima fase da Padoan, hanno barattato condizioni economiche migliori in Europa con lo sbarco indiscriminato di CLANDESTINI senza documenti sulle nostre spiagge. Ora però, la gente si è stufata e dal 4 marzo 2018 in avanti lo ha fatto ripetutamente capire a Lucano e kompagni.
Pertanto, citando con qualche modifica un vecchio fil in biancho e nero, fatevene una ragione: è la democrazia bellezza, e nessuno la può fermare!
Anonimo? La lettera è firmata