Robur Saronno, il gran ritorno di coach Claudio Grassi
La società biancoazzurra ringrazia Massimo Bianchi e riabbraccia il tecnico nato e cresciuto in città. «Voglio ridare qualcosa a un ambiente che mi ha dato molto. Avverto gioia e responsabilità»
Grande ritorno per la Robur Saronno, che ha salutato coach Massimo Bianchi ed è pronta a riabbracciare Claudio Grassi, cresciuto proprio nelle fila degli “Amaretti” e già allenatore della prima squadra biancoazzurra all’inizio degli anni Novanta, quando il club militava nella Serie C Nazionale.
“Tato” Grassi, che a Saronno è ricordato anche per aver fondato con Charlie Yelverton il settore giovanile della Robur, arriva da Lissone dove ha effettuato l’ultima tappa di una carriera da tecnico che in precedenza l’aveva portato anche a Varedo, Cislago, Nerviano, Gallarate, Cadorago, Cermenate sempre alla guida di formazioni di C1 e C2.
Ora l’annuncio che sarà proprio Grassi a guidare l’IMO nella prossima stagione di Serie C Gold. «Con Massimo Bianchi, che ringraziamo per questi due anni di lavoro, abbiamo raggiunto grandi risultati sempre in linea con la politica societaria di disputare campionati ai vertici della categoria, raggiungendo una finale ed una semifinale – è il parere del presidente Ezio Vaghi – Di valore anche il lavoro svolto con le giovanili, conquistando il titolo regionale Under18 nel 2018 e la vittoria del campionato Promozione con la wild card giovanile nel 2019. La nostra è una scelta di rinnovamento e al contempo di ritorno alle origini, con un saronnese in panchina ed una prima squadra che avrà diversi ragazzi cresciuti nel settore giovanile da lanciare per avvicinare la città alla sua massima espressione cestistica».
Da parte sua, il nuovo coach Claudio Grassi spiega: «Per me è un orgoglio ma anche una responsabilità tornare a casa da capo allenatore. Sentivo di dover dare laddove ho ricevuto tantissimo ed il fatto che la società mi abbia cercato e la mia volontà di tornare siano coincisi nello stesso momento lo prendo come un segnale, una possibilità che accolgo con gioia e responsabilità. Ora formeremo la squadra e, attorno ad uno zoccolo duro di senior, inseriremo qualche giovane di prospettiva da far crescere all’ombra del PalaRonchi».
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