Si complica la trattativa con Whirlpool
Dopo le dichiarazioni di Di Maio, i dirigenti della multinazionale americana prendono tempo per confrontarsi con gli azionisti. La preoccupazione del sindacato: In discussione ora non c'è più solo la chiusura di Napoli
La trattativa tra Whirlpool, sindacati dei metalmeccanici, Fiom, Fim e Uilm, e ministero dello Sviluppo economico (Mise) si è cacciata in un vicolo da cui sarà difficile uscire. Le dichiarazioni fatte dal ministro Luigi Di Maio ai giornali il giorno prima, circa la revoca degli incentivi all’azienda, non hanno aiutato a creare le condizioni per trovare soluzioni adeguate o alternative alla chiusura dello stabilimento di Napoli, in quanto avrebbero creato una turbativa azionaria. In pratica gli azionisti Whirlpool si sono messi di traverso e a questo punto a vacillare è tutto il piano industriale degli americani relativo all’Italia.
Di Maio ha tirato dritto per la sua strada ribadendo anche in sede di trattativa che la revoca degli incentivi è doverosa. La preoccupazione dei sindacati, manifestata esplicitamente durante l’incontro al ministero, è che questa situazione venga utilizzata da Whirlpool per rimettere in discussione l’intero piano industriale avallato appena 8 mesi fa. Una preoccupazione più che giustificata perché quando si tirano in ballo gli azionisti e i loro interessi in una trattativa sindacale vuol dire che in gioco c’è molto di più di una chiusura di uno stabilimento e un disimpegno di Whirlpool sull’Italia costerebbe un prezzo altissimo, almeno 5mila posti di lavoro diretti più l’indotto.
I dirigenti della multinazionale prendono tempo, quattro giorni appunto, per discutere della situazione con la proprietà e la trattativa slitta dunque a settimana prossima. Da parte sua il ministro Di Maio ha invitato l’azienda a trovare le soluzioni per evitare la chiusura dello stabilimento di Napoli. Proposta che l’azienda in una nota stampa commenta positivamente sottolineando «di aver accolto con favore l’apertura del ministro a lavorare con le istituzioni e le parti sociali secondo le linee guida condivise dal Mise» e che «tale soluzione avrà l’obiettivo di garantire la continuità industriale allo stabilimento e i massimi livelli occupazionali, al fine di creare le condizioni per un futuro sostenibile del sito napoletano», confermando infine «l’importanza strategica dell’Italia all’interno della regione Emea, sia dal punto di vista industriale che commerciale».
Vale la pena ricordare che anche otto mesi fa Whirlpool aveva confermato tutti i siti produttivi italiani.
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