Con il welfare aziendale cresce il benessere di imprese, lavoratori e territori
Presentati in un seminario nella sede di Ubi Banca i primi risultati del progetto di welfare aziendale siglato nel dicembre 2017 da Confartigianato imprese Varese e Ubi Banca
Il benessere, inteso nel senso più ampio del termine, come leva e motore di sviluppo di tutto il territorio, dalle aziende ai loro dipendenti, dalle comunità al sistema economico. E’ la scommessa avviata nel dicembre 2017 da Confartigiano Imprese, che attraverso la società di servizi Artser ha siglato un accordo di collaborazione con Ubi Banca, destinato ad aprire le porte del welfare aziendale a quasi novemila Piccole e medie imprese e ai relativi quarantamila dipendenti.
Questa mattina, nella Sala Bazzaro della sede di Ubi Banca, a Varese, i diversi attori di questo innovativo progetto hanno fatto il punto ad un anno e mezzo dall’avvio, con un seminario sul tema “Dal welfare aziendale al welfare territoriale, opportunità e prospettive per imprese, persone e territorio”.
Si sono confrontati su numeri, finalità e risultati del progetto il direttore generale di Confartigianato Varese, Mauro Colombo, MariaAngela Albertotti, responsabile dell’Area welfare e protezione di Ubi Banca: Francesco Seghezzi, presidente della Fondazione Adapt, e Lucia Pala, responsabile dell’area Lavoro di Confartigianato Imprese Varese. Erano presenti diversi amministratori locali, tra i quali il sindaco di Varese Davide Galimberti con l’assessore Roberto Molinari il sindaco di Fagnano Olona Maria Elena Catelli, quello di Lavena Ponte Tresa Massimo Mastromarino e il vicesindaco di Cuveglio Marco Bomvicini, e rappresentanti sindacali, tutti interessati a comprendere meglio le ricadute territoriali del progetto.
Il bilancio che emerge è sicuramente positivo anche se parziale, dato lo sviluppo a medio termine, ma l’interesse delle piccole e medie imprese aumenta e la cultura sedimenta, soprattutto tra i giovani. Molto resta da fare, anche sul fronte della collaborazione con gli enti pubblici. Il trend è comunque positivo: molto è cambiato nella percezione di un fenomeno che ha registrato una crescita dal 6,8 (2016) al 12,2% (2019) nelle microimprese, dall’11 al 24,8% nelle piccole e dal 20,8 al 45,3% nelle medie imprese fino a 250 addetti.
«Un trend che deve farci riflettere per l’importanza che il welfare aziendale sta assumendo nel nostro contesto economico – ha detto Mauro Colombo, direttore generale di Confartigianato Varese e amministratore delegato di Artser, che ha optato per l’adesione alla piattaforma welfare di UBI Banca e per la sinergia con Ats Insubria nell’ambito della Rete territoriale per la conciliazione vita-lavoro.
Per welfare aziendale si intendono i servizi e le prestazioni finalizzate ad aumentare il tasso di benessere e di serenità dei dipendenti di una azienda oltre che i processi organizzativi (smart-working, flessibilità oraria ecc.) destinati a migliorare la qualità e la produttività del lavoro. In un periodo di arretramento del primo welfare, è dunque sempre più strategica la sinergia pubblico-privato sia a favore della persona che del territorio nel quale vive o lavora: «In questo senso consideriamo il welfare uno dei tasselli del mosaico di interventi e azioni che consentiranno alla provincia di Varese di affrontare i grandi cambiamenti che la interessano».
Il riferimento è ai sette grandi temi che investiranno il territorio individuati dallo studio presentato con The European House – Ambrosetti. «Nello specifico – ha spiegato Lucia Pala – pensiamo all’invecchiamento della popolazione, ma anche alla necessità di incrementare l’occupazione femminile e di sostenere quella giovanile, anche in prospettiva futura (previdenza integrativa)». Tutti fenomeni che il welfare può contribuire ad affrontare direttamente ed indirettamente.
Ma le aziende, soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni, non possono spingere da sole sul pedale dell’acceleratore: «Un territorio sano è quello dove operano aziende sane e dipendenti soddisfatti. Per ciò oggi ci rivolgiamo agli amministratori locali per dire che il welfare territoriale impone consapevolezza e condivisione e interlocutori in grado di sostenerle sia in termini di servizi che di normazione».
Una sorta di rete del benessere sulla quale tutti devono investire per rilanciare l’economia del territorio: «Confartigianato, con l’azienda di servizi e i quasi 250 professionisti che vi operano, ha scelto di compiere un atto di responsabilità investendo su una piattaforma di prossimità territoriale, mettendo a disposizione la consulenza di professionisti del settore e garantendo percorsi di informazione e formazione come i tre incontri realizzati a fine 2018 tra Varese, Saronno e Gallarate, ai quali hanno partecipato oltre 60 aziende» .
Tra le criticità da risolvere, i carichi burocratici in capo alle imprese, la scarsa conversione dei premi di risultato in welfare aziendale, un’azione di governo a sostegno del welfare non sempre univoca e una ripresa economica che stenta a radicarsi.
«Per questo – conclude Colombo – per rafforzare il fenomeno chiediamo collaborazione e proattività sul territorio e stabilità normativa. Dal canto nostro siamo pronti a potenziare il supporto diretto alle imprese oltre che a promuovere nuove attività di divulgazione e di informazione tra imprese e dipendenti per creare cultura, sensibilità e aggregazione tra soggetti che operano nel welfare aziendale per far cogliere tutte le opportunità possibili alle aziende e al territorio».
«UBI Banca è fortemente impegnata nella diffusione della cultura del welfare aziendale ed offre soluzioni che consentono anche alle piccole e medie imprese di adottare piani di welfare in grado di soddisfare i bisogni e le aspettative dei propri collaboratori – aqggiunge Luca Gotti, responsabile territoriale Bergamo e Lombardia Ovest di Ubi Banca. «L’accordo con Confartigianato Imprese Varese è un caso concreto di questa volontà, che ci permette di consolidare la nostra visione di welfare aziendale come ecosistema di persone, imprese e territorio, nello specifico contribuendo all’innovazione e alla crescita nelle PMI artigiane di una provincia, quella varesina, a forte vocazione imprenditoriale e caratterizzata da una capillare presenza del nostro Istituto».
«Quella con Confartigianato Imprese Varese è stata una fra le prime partnership siglate da UBI Banca nell’ambito del welfare aziendale con associazioni territoriali datoriali e di categoria – ha concluso Maria Angela Albertotti – Da sempre UBI Banca con l’iniziativa UBI Welfare si è mossa con una forte attenzione al territorio, in un’ottica di welfare inclusivo e di elevata qualità per tutte le tipologie di aziende, da quelle di maggiori dimensioni alle PMI di dimensione più limitata. Con questa occasione di incontro e approfondimento vogliamo ribadire la nostra attenzione alle aziende artigiane del territorio varesino, perché il welfare aziendale può rappresentare un’importante leva strategica per tutti gli imprenditori».
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