Carrelli elevatori: macchinari indispensabili per alcune aziende

I carrelli elevatori, denominati anche muletti, sono strumenti ormai fondamentali quando si debbano movimentare grandi quantità di merce

magazzino muletto

carrelli elevatori, proposti da aziende specializzate del settore come Orzi Carrelli, denominati anche muletti, sono strumenti ormai fondamentali quando si debbano movimentare grandi quantità di merce. Le tipologie principali sono due: quelli elettrici, meno potenti ma adatti al lavoro interno, e quelli dotati di motori diesel, che possono essere usati solo all’esterno.

Le aziende che utilizzano tali mezzi sono in costante aumento: può trattarsi di un magazzino dove viene stoccata merce che va smistata oppure di una ditta di traslochi che debba caricare mobili e suppellettili. Molti cantieri li impiegano per eliminare o spostare detriti e materiali da costruzione. Colui che manovra il muletto deve essere in possesso del patentino che lo renda idoneo a manovrare questo macchinario senza pericoli secondo il Decreto Legislativo 31/08 del 2013.

Orzi Carrelli, azienda specializzata in Noleggio Muletti a Parma, è sicuramente la realtà di riferimento del settore grazie anche ad un servizio di assistenza post vendita di altissimo livello. Ma quale che sia l’utilizzo che si farà del carrello elevatore, vanno sempre presi in considerazione diversi fattori nella scelta. Innanzitutto, il tipo di alimentazione. Come già accennato, quelli elettrici sono da preferire negli ambienti interni e sono dotati di batterie ricaricabili: ultimamente, si trovano in commercio batterie al litio che garantiscono un accumulo di energia maggiore rispetto alle vecchie tipologie (ad esempio, quelle al piombo o in gel). Quelli a motore diesel possono avere costi persino inferiori rispetto ai primi, ma vanno usati tassativamente all’esterno per l’esalazione di fumi altrimenti tossici in un ambiente chiuso.

Il carrello elevatore classico ha bracci frontali che sollevano verticalmente gli oggetti o li afferrano per riportarli in basso; il manovratore si trova nella parte posteriore, dove è collocato anche il motore e le ruote (a trazione posteriore) saranno 3 o 4 a seconda della mole.

Il carrello trilaterale effettua questo movimento in maniera perpendicolare al guidatore su 3 lati (non posteriore) e può essere molto utile negli spazi particolarmente ristretti. Simile a questo, c’è il carrello retrattile i cui bracci, però, si ripiegano per consentire il passaggio in spazi inferiori; anche il prezzo risulta più abbordabile. Un altro modello molto compatto è lo stoccatore, che trasporta il carico all’interno di un vano aperto sui 3 lati: ciò ne limita discretamente il quantitativo di merce da poter sollevare, ma consente movimenti in corridoi di poco più di 3 metri di larghezza.

Il tipo quadrilaterale, invece, è più ingombrante ma versatile, in quanto manovra da tutti e 4 i lati indifferentemente e sopporta anche diverse decine di quintali. I carrelli elevatori più grandi sono sicuramente quelli diesel, che hanno ruote adatte a terreni sconnessi e un’autonomia che raggiunge anche le 8 ore di lavoro con un pieno, quindi un’intera giornata. Di solito le aziende preferiscono noleggiare questi macchinari oppure acquistarli usati, perché possono avere costi importanti. Si tratta comunque di un investimento fondamentale, laddove sia indispensabile movimentare grandi quantità di materiali o merci.

Alcuni carrelli elevatori, specie quelli con portata massima di svariati quintali, presentano una cabina chiusa da vetri a protezione del guidatore; ne esistono anche di cingolati o in grado di trasportare interi container. Infine, esistono muletti dotati di pedane, atte al sollevamento di operatori che spostino la merce manualmente: ovviamente, in quest’ultimo caso sono previste norme di sicurezza che obbligano all’uso di caschi e imbragature.

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Luglio 2019
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