Centy, la start-up che converte le monetine in denaro virtuale (e pronto da spendere)
Si basa sul recupero delle monete e sull'accreditamento del valore su fidelity card o app del supermercato, senza commissioni per chi versa i centesimi. Ha raccolto 250mila euro da finanziatori: la prima macchina sperimentale installata in provincia di Varese da due settimane
All’apparenza, sembra una semplice macchina che conta i centesimi, le monetine che ci si trova in tasca o in auto e di cui ci si vuole disfare. Ma il “cuore” di Centy – ideata dall’omonima start-up varesina – è tecnologico: la moneta “fisica” si trasforma in valore virtuale, pronto da caricare su una fidelity card o una app. Senza nessuna commissione per chi versa.
«Siamo partiti da una intuizione: avevo un barattolo di centesimi in cucina, li ho contati e ho scoperto che c’erano dentro 3 euro» dice Davide Caiafa, che – con Lorenzo Vidoz – è fondatore di Centy. «Ho pensato che, moltiplicato per migliaia di persone, si parlava di una cifra enorme. E ho iniziato a pensarci».
Gli studi dicono che in Europa, solo in monete da 1 e 2 centesimi, ci sono 180milioni di euro “bloccati”. «Centy è una contamonete tradizionale ma gestita da remoto che trasforma le monetine in denaro virtuale». Niente buoni da convertire in denaro, niente code da fare: «Funziona caricando il valore su una Fidelity Card, ma in futuro funzionerà anche con una app integrata». Che sarà in grado, per esempio, di versare tutto il valore delle monetine sul proprio conto virtuale o destinandone una parte anche a raccolte fondi solidali.
La start-up è nata ufficialmente due anni fa: presentata a Digital Magics, incubatore nazionale quotato in borsa, è stata tra le realtà effettivamente incubate. Finanziatori: Digital Magics, StarTip, Ivs Italia. «Un anno fa abbiamo fatto l’aumento di capitale per arrivare alla prototipazione, al deposito del brevetto, all’avvio della fase commerciale» spiega ancora Caiafa, che oggi è il Ceo di Centy (Vidoz è invece oggi direttore commerciale).
La macchina è «interamente costruita in Italia, l’unico componente straniero è la parte che seleziona e vaglia le monete». Il cuore teconologico è affidato a King srl, software house di Gallarate capitanata da Danilo Piran: «L’identificazione dell’utente avviene tramite lettura di una card, con le informazioni immagazzinate sul nostro server e sul server del cliente» spiega Piran. «L’evoluzione sarà poi una app, che sarà integrata con la app del cliente».
Così si verseranno le monete e ci si troverà il valore accreditato direttamente sul proprio “conto” virtuale presso il supermercato di fiducia. «L’ambizione è spostare le monete dal fisico al digitale» continua Caiafa, sottolineando l’aspetto che distingue Centy da un normale convertitore di monete. «C’è margine, perché i dati ci dicono che il 75% delle transazioni avvengono ancora in contanti.
Davide Caiafa e Danilo Piran, con uno dei prototipi di CentyIl cliente di Centy sono le catene dei supermercati, che affitteranno le macchine, il cliente del supermercato non paga invece alcuna commissione sulla conversione delle monete. Qual è il vantaggio per il supermercato? «Centy è uno strumento di marketing e di fidelizzazione: perché richiede l’uso di una app o di una fidelity card».
Dei primi tre prototipi uno è attualmente in sperimentazione: è stato installato da Tigros nel suo punto vendita di Solbiate Arno e attualmente funziona versando il denaro su fidelity card. Si accosta la Tigros Card e il valore viene subito trasferito. «È un piacere che la prima macchina posizionata in Italia sia in una azienda varesina».
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