«Siamo dell’acquedotto». Iniziano con una truffa e finiscono con una rapina

Vittima un'anziana di Belforte che accortasi della truffa è stata scaraventata a terra. Poco lontano sempre una coppia di anziani è stata derubata con lo stesso trucco. Nell'articolo i preziosi consigli della Questura

truffa

L’ennesimo tentativo di truffa finisce in rapina in danno di un anziana sola. Il fatto è avvenuto a Varese,  in una laterale di viale Belforte. La donna è stata avvicinata da un paio di individui che si sono presentati come dipendenti dell’acquedotto intervenuti per un problema alla rete idrica. Per dare credibilità alle proprie parole hanno fatto esplodere un mortaretto riuscendo a convincere la donna che in realtà si trattasse della rottura di una tubo. Da qui la fretta di mettersi al sicuro ma, soprattutto, di mettere al sicuro i beni preziosi fino a quel momento custoditi nella cassaforte.

Quando l’anziana donna ha realizzato che si trattava di impostori che si erano appropriati dei suoi gioielli, i due sconosciuti si sono dati alla fuga e nella circostanza la vittima è caduta a terra, fortunatamente senza riportare lesioni.

Un altro episodio simile è avvenuto non molto distante in danno di una coppia di anziani ed anche in questa circostanza gli impostori si sono presentati come dipendenti dell’acquedotto. In questo caso il pretesto è stato verificare l’inquinamento dell’acqua. I due hanno ingannato i malcapitati liberando nell’aria una sostanza maleodorante attribuendone la responsabilità all’inquinamento della rete idrica. Per salvare denaro e gioielli dalla contaminazione, hanno consigliato alle vittime di chiudere il tutto all’interno del freezer e poi di uscire dall’abitazione. naturalmente i truffatori sono usciti dopo i proprietari di casa riuscendo, senza essere visti, a impossessarsi dei loro beni e a scappare.

Come al solito i malviventi hanno fatto leva sulla fiducia e la necessità del dialogo tipica degli anziani soli. Le forze dell’ordine da tempo mettono in guardia la popolazione circa le modalità e i rischi delle truffe che nella vittima generano spesso senso di abbandono, vergogna e colpa. Proprio per questi motivi e perché, nonostante gli sforzi, non è facile raggiungere tutti gli anziani soli della provincia, la Questura di Varese sta predisponendo una nuova campagna di prevenzione per raggiungere in modo capillare tutta la città, in collaborazione con associazioni di categoria e comitati rionali e di controllo del vicinato.

I CONSIGLI DELLA QUESTURA
Il vicario della Questura, Fabio D’Amore, ancora una volta rinnova i consigli per prevenire questo odioso e diffuso reato destinati soprattutto alle persone anziane che vivono da sole. Non bisogna mai aprire la porta agli sconosciuti, neppure quando dichiarano di essere appartenenti alle forze dell’ordine, ovvero polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale, o dipendenti di aziende pubbliche che forniscono servizi di acqua, luce, gas o che si qualificano come funzionari del Comune, seppur muniti di cartellino identificativo o di tesserino, o amici di qualche parente. «Se sono veramente appartenenti alle forze dell’ordine e sei un anziano solo possono attendere».

Tutte le aziende pubbliche prima di intervenire a domicilio effettuano anticipano l’intervento con avvisi pubblici e campagne di pubblicità delle proprie visite. «Non bisogna fidarsi se segnalano perdite improvvise di gas o sostanze strane nell’acqua, in quei casi bisogna chiamare subito l’amministratore di condominio o un vicino di casa. Effettuare una chiamata di verifica all’ente interessato solo presso i numeri pubblici, chiedere, prima di aprire, l’assistenza di un parente, un vicino o una persona di fiducia, non lasciarsi avvicinare per strada da chi non si conosce e non rivelare notizie sui propri familiari, sulla propria abitazione o, peggio, sul luogo in cui custodite denaro o gli oggetti preziosi. Non fidarsi delle apparenze perché dietro una persona distinta o che vi confida un grave problema potrebbe nascondersi un abile truffatore. E se avete dubbi chiamate sempre il 112».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Luglio 2019
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