Ecobonus, scoppia la protesta degli installatori di CNA

In una affollatissima riunione gli installatori hanno ribadito il loro no ad una norma che rischia di fare morire tutte le loro piccole aziende. Mambretti (presidente): «Cna nazionale ha già fatto ricorso all'Antitrust e alla Commissione europea»

Economia generiche

Scoppia la protesta tra gli installatori CNA dopo l’entrata in vigore delle norme sull’Ecobonus: in una affollatissima riunione nella sala Protasoni dell’associazione, che ha visto oltre 100 presenti, gli installatori hanno ribadito «Non possiamo accettare l’articolo 10 del decreto crescita così com’è, rischia di farci morire tutti».

Per Varese, quindi è un netto “NO” al famigerato “articolo 10” del Decreto Crescita, che prevede la possibilità per il contribuente, in occasione di lavori di riqualificazione energetica del proprio immobile, di optare per un sconto immediato in fattura al posto delle detrazioni fiscali decennali: un’”opzione” che rischia infatti di mettere in ginocchio gli artigiani e le Pmi che operano in questo settore, visto che l’onere di anticipare le detrazioni ricade su chi installa l’impianto.

Lo sconto in fattura previsto nel Decreto crescita altera infatti la concorrenza avvantaggiando i grandi gruppi a discapito delle piccole e medie aziende del settore: 140mila imprese in Italia, che danno lavoro a circa 500mila addetti ma che non hanno grandi capacità finanziarie e quindi sono impossibilitate ad anticipare tutte le detrazioni sotto forma di sconto.

«Ieri sera abbiamo preso atto di una indicazione nettissima: la nostra base di imprenditori ha detto no – spiega Gualtiero Fiorina, funzionario del gruppo installatori Cna Varese che ha moderato il partecipassimo incontro  – Visto questo punto di partenza non possiamo rimanere sordi a questa sollecitazione, e siamo impegnati a cominciare una battaglia contro questa norma iniqua che di fatto finanzia l’ecobonus coi soldi degli installatori».

Una battaglia che in realtà è già partita anche prima dell’approvazione del decreto: «Prima che la norma fosse approvata abbiamo presentato una proposta di emendamento abrogativo, respinta al mittente – ha commentato il presidente di Cna Varese Luca Mambretti – Subito dopo l’approvazione del decreto la CNA nazionale, con la firma di 64 imprese associate, ha presentato ricorso all’antitrust e alla Commissione europea perché venga accertata l’illegittimità dell’articolo 10. Noi però nell’attesa non ci fermiamo, e continueremo a mettere in campo tutte le iniziative necessarie per arrivare alla modifica di questa norma».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Luglio 2019
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