Inizia l’era Giampaolo. Primo giorno di lavoro a Milanello
Martedì 9 luglio i rossoneri si sono ritrovati per iniziare la nuova stagione al centro sportivo di Carnago. Tanti i tifosi presenti
“Il mio slogan? Testa alta e giocare a calcio”. Inizia con questa frase, una leggera frecciatina all’Inter di Antonio Conte – che nella conferenza di presentazione aveva usato come motto “Testa bassa e pedalare” – la nuova era di Marco Giampaolo.
Il nuovo allenatore del Milan ha diretto il primo allenamento martedì 9 luglio, giorno in cui è iniziato il rituale ritiro a Milanello. Per l’occasione erano presenti tantissimi tifosi, a partire dalla Curva Sud che ha incitato i giocatori con cori e striscioni. Ma c’erano anche tanti semplici sostenitori, non appartenenti al tifo organizzato, che volevano vedere Romagnoli e compagni agli ordini del nuovo mister.
L’allenamento è stato, come di consueto per il primo giorno di scuola, molto blando. Giampaolo ha alternato lavori in movimento con il pallone a esercizi atletici. Quindi ha suddiviso la squadra in due gruppi: il primo era impegnato in una fase di possesso palla a ritmo ridotto, mentre l’altro si è concentrato solo sulla parte atletica.
Tra i tifosi del Milan però serpeggia un po’ di malumore in vista della prossima stagione. Alcuni si aspettavano di vedere già all’opera qualche acquisto interessante, ma gli unici volti nuovi attualmente sono Rade Krunic e Theo Hernández (in attesa dell’annuncio dell’acquisto di Ismael Bennacer), che non sembrano scaldare particolarmente gli animi dei milanisti. I beniamini del pubblico, in ogni caso, sono sempre Gigio Donnarumma, il capitano Alessio Romagnoli e il “pistolero” Krzysztof Piatek. La maglia dell’attaccante polacco è forse la preferita dai tifosi: dietro agli intramontabili Kakà, Maldini e Shevchenko, a Milanello si sono viste tanti 19 e anche alcuni 9, il nuovo numero che l’attaccante polacco ha scelto per la nuova stagione.
Un po’ di delusione nel finale, quando i giocatori sono andati subito negli spogliatoi senza passare dai tifosi per gli autografi e i selfie di rito.
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