La storia dell’Asilo Mariuccia: “I nostri ragazzi oggi sono una risorsa per la comunità”
La struttura a Porto Valtravaglia ospita minori e dall'inizio del 2000 si è inventata il laboratorio di educazione al lavoro: "Così il 98% dei nostri ragazzi trova un'occupazione"
Bruno Campagnani si ricorda ancora la leggenda che aleggiava sui ragazzi dell’Asilo Mariuccia: «I mariuccini erano quelli che facevano casino e che in giro facevano danni». Ma oggi tutto è cambiato «e i mariuccini non sono più un problema, sono una risorsa». Lui, uno dei responsabili della sede di Porto Valtravaglia della Fondazione Asilo Mariuccia, ha vissuto da vicino questo cambiamento e ce lo ha raccontato durante una tappa di Territori in Tour.
La fondazione nasce nei primi anni del ‘900 e se all’inizio si occupava quasi esclusivamente di giovani donne mentre ora ha un focus particolare sui minori non accompagnati che arrivano nel nostro Paese. «Abbiamo vissuto tutte le ondate migratorie -racconta Campagnani- da quella albanese degli anni ’90 fino alle più recenti» e questo ha cambiato molto il modo di lavorare. «Quando un minore italiano viene messo in comunità spesso vive questo passaggio in maniera negativa e conflittuale mentre il minore straniero è un ragazzo che lascia il paese di origine, la famiglia e la comunità è vissuta come una grande risorsa».
Italiani o stranieri ad un certo punto del percorso la richiesta è sempre la stessa: iniziare a lavorare. «Ci siamo però resi conto che a 14 o 15 anni l’idea di che cosa sia il lavoro è un po’ complicato che ce l’abbiano». Così all’Asilo Mariuccia si sono inventati il laboratorio di educazione al lavoro: «È un’attività principalmente floro-vivaistica che noi facciamo in collaborazione con i comuni del territorio e che permette ai ragazzi di confrontarsi con un lavoro e arrivare sul mercato un po’ più pronti». Una ricetta che funziona dal momento che «noi siamo partiti agli inizi degli anni 2000 e avevamo una percentuale di fallimento dei tirocini lavorativi esterni che era del 50%» mentre «adesso abbiamo una percentuale di tirocini riusciti che si trasformano in contratti di lavoro del 98%». Segno che questo «è stato un grande strumento per questi ragazzi che devono costruirsi un futuro».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Cadono alberi sul canile di Varese: ad aiutarli a limitare i danni una "cordata" di volontari
GianPix su Incontri Musicali in Villa e presentazione del libro "Ti racconto perché" a Oggiona con Santo Stefano
Felice su Alla città di Varese il primato nazionale dei testamenti biologici
Alberto Gelosia su Tra ironia dei meme e petizioni da quasi 40mila firme: viaggia online il no all'intitolazione di Malpensa a Silvio Berlusconi
PaoloFilterfree su Tra ironia dei meme e petizioni da quasi 40mila firme: viaggia online il no all'intitolazione di Malpensa a Silvio Berlusconi
lenny54 su Tentato omicidio di Castiglione Olona, la versione di un carabiniere in carcere: “Ho difeso un collega aggredito”
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.