Le lunghe periferie delle città lungo il cammino
La tappa tra Baiona e Vigo per quasi metà si sviluppa all’interno delle due città. Il cammino della costa e la senda lateral possono ancora crescere anche se il tracciato ha troppo asfalto
Attraversare le città durante il cammino è una cosa alquanto noiosa. Baiona e Vigo non fanno eccezione e tra una e l’altra metà della tappa se ne va dentro le aree urbane.
Oggi riflettevo sul fatto che la guida indica come una eccezione i tratti boschivi. In effetti in questo cammino portoghese sono una vera eccezione. Sono riusciti a fare una colata di cemento anche in un breve tratto di questa. Nella tappa di ieri e in quella odierna cinque chilometri sono stati immersi nel bosco con una bella vegetazione e un terreno come un tappeto, ad eccezione dei punti, la maggioranza, dove c’è una pavimentazione di sassi. Altrimenti tutto asfalto. Questo vale per tutta la via fatta fin qui salvo i passaggi sulle passerelle e sulla spiaggia.
Il cammino portoghese della costa e quello della Senda litoral devono ancora crescere sia nei numeri che nell’attenzione delle persone che vivono in quelle zone. C’è davvero poca attenzione al camminatore, anche perché qui la parola pellegrino è davvero eccessiva.
La notte di Baiona me la ricorderò per il sonno profondo e qualche sogno a far emergere riflessioni altre dal cammino che la mia psiche mi offre. L’ostello è ricavato da uno spazio a piano terra. Quello che potrebbe essere un negozio di un paio di un centinaio di metri. Dieci letti a castello divisi dalle spalle della struttura e da due pareti. Servizi essenziali con due docce e due gabinetti sia per gli uomini che le donne, una minuscola reception e spazio per due tavoli. In Italia non ho mai visto strutture così nemmeno negli ostelli a donativo ricavati nei conventi o nelle parrocchie.
Qui stanno scommettendo su questo turismo e a Baiona e Vigo, dove non ci sono ostelli per i pellegrini, ci si adatta e si paga 15-20 euro per spazi così. In ogni caso pulito e molto funzionale.
La sveglia è suonata 30 minuti dopo così da poter fare colazione nel bar aperto alle 7. Uno scambio di battute con il primo avventore oltre me. “In mezz’ora la porto io con l’auto. Tanto passo di lì”, mi dice sorridendo. Scherziamo su quanto siamo strani, lo saluto e parto.
Una giornata in completa solitudine. Ho incontrato solo una ragazza tedesca, che per la verità mi ha raggiunto, chiesto due cose e poi salutato. Il tempo di riflettere e già non c’era più. Invidio chi ha quel passo. In alcuni momenti aiuta e non poco. Io sto tenendo una media discreta con 4,5- 4,6 km/h e già ne vado orgoglioso, ma quando vedo queste persone capisco che quei 20 kg di troppo e le gambe cortissime fanno la differenza.
In ogni caso, veloce o meno, ormai siamo a 120 km da Santiago, ma soprattutto ne ho già percorsi quasi 170 in 6 giorni.
Oggi sarà l’ultimo giorno, Finisterre escluso se riuscirò, in cui si vede l’oceano. In verità già da ieri quel suono e quel profumo che mi ha accompagnato per quattro giorni, resta solo un ricordo.
L’acqua e i ponti sono protagonisti del cammino. La prima come elemento naturale costante e per molti versi immutato nel tempo, almeno quello moderno. L’altro è figlio dell’azione umana e si vedono i periodi diversi con i propri stili e oggi ho incontrato un piccolo gioiello in questo senso.
Il tracciato del cammino a volte è un altro mistero. Stamattina uscendo da Baiona mi sono domandato chi lo avesse scelto. La logica sarebbe passare dal lungomare fino alla via traversa che porta all’imbocco dell’autostrada. Invece si fa si è giù senza senso restando in stradine anonime quando addirittura brutte e sporche.
A Vigo si può far bene poco. La città è molto grande con i suoi quasi 300mila abitanti. Per quanto ci siano ciclabili e spazi un po’ verdi si devono fare minimo otto chilometri di strada urbana.
Questa città ha una forte impronta moderna con un centro storico piccolo e in via di trasformazione.
Da domani si ricongiunge il cammino classico interno e si capisce dal numero degli ostelli di Redondela che qualcosa cambierà anche nel numero delle persone che lo percorrono.
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