Le opposizioni a Gesualdi: “Dimissioni o la macchia politica sul paese sarà indelebile”

Dopo l'inchiesta che ha portato agli arresti di 'Ndrangheta tra Lonate Pozzolo e Ferno l'opposizione in Consiglio comunale a Ferno alza ora la voce

Ferno Comune

“Apprendiamo con grande stupore le notizie riferite ai fatti che hanno toccato il consigliere comunale Enzo Misiano, membro della maggioranza attuale che governa Ferno”.

Dopo l’inchiesta che ha portato agli arresti di ‘Ndrangheta tra Lonate Pozzolo e Ferno l’opposizione in Consiglio comunale a Ferno alza ora la voce per chiedere conto delle pesanti ombre gettate sul paese.

“Da quanto si è appreso dai quotidiani locali, nazionali e dai telegiornali, il consigliere Misiano era il trait d’union tra la politica locale e le frange della ‘ndrangheta – scrivono in un comunicato congiunto i capigruppo Claudia Colombo e Massimo Regalia -. Starà alla magistratura accertare la verità giuridica dei fatti contestati, ma sicuramente le minoranze non possono che dissociarsi moralmente e politicamente da quanto emerso. Considerando che le preferenze di Misiano assommano a centodiciannove voti, mentre lo scarto finale tra la lista Piantanida per Ferno (Lega e Ferno ViVa) e la lista di Gesualdi è stato di meno di sessanta voti, pare evidente che la figura di Enzo Misiano sia stata decisiva, fondamentale e determinante per la vittoria di Gesualdi”.

Con questi conti le opposizioni chiedono al sindaco di trarre le conclusioni e presentare le sue dimissioni:

“Pertanto  – scrivono i capigruppo – si deve ritenere che l’attuale maggioranza risulti del tutto deligittimata a governare sia da un punto di vista numerico e politico che da un punto di vista squisitamente etico. Le dichiarazioni del Sindaco Gesualdi apparse sui quotidiani lasciano insoddisfatti. La gravissima vicenda è tutt’altro che una mera questione personale relativa al consigliere indagato, giacché si è letto di ingerenze di Misiano nell’ambito dell’edilizia, nell’ambito dell’assegnazione di strutture pubbliche, nell’ambito della commissione elettorale, nell’ambito delle partecipate e con particolare riferimento alle elezioni di Lonate Pozzolo ed alle intercettazioni emerse con il Capogruppo di maggioranza Alessandro Pozzi. Assordante è invece il silenzio che proviene dalle fila della maggioranza, dove alcuna voce si è levata per dissociarsi da quanto occorso”.

“Forse – è la conclusione dei due gruppi consiliari – Filippo Gesualdi e la sua maggioranza farebbero bene a pensare seriamente alla possibilità di procedere con le dimissioni e chiudere qui la vicenda, anziché rischiare un eventuale intervento del Prefetto, che segnerebbe una macchia indelebile nella storia politica del nostro paese e nelle singole persone dei consiglieri di maggioranza”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Luglio 2019
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