Pro loco varesine e Unpli in aiuto delle aree colpite dal sisma del 2016
Con un progetto nato nella Pro loco di Cairate ed estesa poi ad Unpli Lombardia è stata fatta una donazione di 30mila euro per il recupero del patrimonio artistico e storico delle aree colpite dal terremoto delle Marche
Quante volte a chi fa una donazione, si chiede “chissà cosa faranno con i miei soldi?”: questa storia mostra come, con un’organizzazione meticolosa e tanto impegno, sia possibile dare evidenza dei risultati raggiunti grazie alla solidarietà dei cittadini.
30mila euro sono infatti partiti dalla provincia di Varese e dalle altre province lombarde e sono arrivati nelle Marche, per contribuire al recupero del patrimonio artistico e storico delle aree colpite dal terremoto. Un progetto nato dopo il sisma del 2016 e che alla fine del 2019 sarà ultimato, con risultati tangibili e visibili a tutti: si tratta di un’idea nata all’interno della Pro loco di Cairate ed estesa poi ad Unpli Lombardia, l’associazione che ingloba tante associazioni lombarde e la quasi la totalità delle Pro loco della provincia di Varese.
A raccontarci dell’iniziativa è Agostino Alloro, che nel doppio ruolo di membro dell’associazione cairatese e consigliere delegato per la provincia di Varese in Unpli Lombardia, ha seguito da vicino tutto l’intervento, dalla fase progettuale a quella operativa: “I progetti di solidarietà hanno sempre riscosso un gran successo sul nostro territorio: già in precedenza iniziative come “Un’amatriciana per Amatrice” erano state abbracciate da tante persone. Questa volta abbiamo deciso di darci da fare per la salvaguardia del patrimonio artistico e storico delle aree colpite dal terremoto: non spetta a noi ricostruire le scuole, ma possiamo fare qualcosa per tutti quei beni colpiti dal sisma, con un risultato che avrà effetti sul recupero della memoria e delle tradizioni locali”.
Un’attenzione che collima con la volontà di preservare l’identità di un territorio: “Pensiamo alla rilevanza dei riti: se in un paesino si portava in processione la statua della Madonna e la statua è stata danneggiata, non abbiamo soltanto una perdita a livello artistico, ma si rischia di smarrire anche quelle tradizioni che sono importanti per una comunità”.
Tante Pro loco hanno scelto di muoversi autonomamente per organizzare gli aiuti, mentre altre sono state raggruppate nel progetto coordinato da Unpli Lombardia: “Insieme ad Unpli abbiamo raccolto circa 30mila euro: c’è stato davvero un buon seguito, soprattutto in valle Olona, con donazioni consistenti da parte delle Pro loco di Cairate, Tradate, Solbiate Olona e Gerenzano. Noi di Cairate, nello specifico, abbiamo fatto la nostra parte coinvolgendo i commercianti nella rinuncia alle luminarie natalizie (con lo slogan ‘La solidarietà illumina il Natale’) e con la festa cittadina”.
Uno degli input che ha smosso le volontà dei consiglieri e li ha convinti ad impegnarsi in questo progetto, il senso di gratitudine per quanto ricevuto nei propri comuni: “Per il restauro del monastero di Cairate sono stati spesi circa 18milioni di euro, nello specifico un miliardo di vecchie lire investiti dallo Stato e la parte restante in carico alla provincia di Varese. Una cifra consistente, di cui siamo grati e che è bello poter pensare di restituire ad altre zone d’Italia in difficoltà”. Un’oggettiva difficoltà poteva però essere il controllo dell’utilizzo dei fondi raccolti, vista la distanza geografica, ma Alloro spiega come la criticità sia stata superata: “Per monitorare il tutto abbiamo dialogato fin da subito con le Soprintendenza alle Belle Arti locali chiedendo loro un suggerimento su quali potevano essere le modalità migliori per la gestione dei fondi. Come Unpli Lombardia incontrammo la Soprintendenza alle Belle Arti delle Marche, grazie alla collaborazione di Anci Lombardia: grazie a loro, che hanno fatto da committenti, i soldi venivano versati ai restauratori una volta terminato il lavoro”.
In questo modo non c’è stato alcun rischio di dispersione dei fondi ed è stato possibile monitorare tutti gli interventi, ma non solo: l’attenzione di Unpli Lombardia è stata al territorio marchigiano a 360°. “Abbiamo anche chiesto che gli interventi di restaurato fossero eseguiti da operatori locali, dando la precedenza nell’assunzione a persone con reddito minimo e che la scelta delle opere da sistemare interessasse il maggior numero di comunità, affinché il nostro contributo arrivasse ovunque nelle Marche”.
Sono state selezionate dodici opere da restaurare, tra le quali vi sono una scultura lignea del Cristo Morto del XVI secolo a Caldarola, un’opera su tela attribuita ad Annibale Carracci a Mogliano e un affresco della Madonna di Loreto di Campilio del 1483 a Spelonga. “Si tratta solo di qualche esempio, ma è stato realizzato davvero tanto – commenta con soddisfazione Alloro, che racconta – Recentemente io e il presidente di Unpli Lombardia, Pietro Segalini, siamo stati ad Ancona e abbiamo potuto vedere con i nostri occhi i risultati raggiunti grazie alle Pro loco lombarde. Nel giro di due anni stiamo portando a termine tutte le operazioni: per settembre l’intervento alle dodici opere dovrebbe essere concluso”.
Tutti coloro che hanno contribuito, attraverso le Pro loco cittadine, avranno poi modo di verificare direttamente il risultato raggiunto: è infatti in programma l’allestimento di una mostra con le opere restaurate, mostra che si terrà in Lombardia. Una sorta di ringraziamento alla Regione che ha contribuito attivamente al recupero della memoria storica e artistica locale di zone colpite dai danni del terremoto.
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