“Un concorso tra artisti famosi per garantire la memoria del piantone”
L'Associazione Culturale Parentesi, presieduta da Alberto Lavit ha inviato all'amministrazione comunale di Varese la sua proposta per il piantone di via Veratti. Ecco il testo integrale
L’Associazione Culturale Parentesi, presieduta da Alberto Lavit ha inviato all’amministrazione comunale di Varese la sua proposta per il piantone di via Veratti. Ecco il testo integrale
Con riferimento alla vostra raccolta di idee e contributi per il “dopo piantone” , noi dell’Associazione Culturale Parentesi vorremmo proporVi la nostra idea:
Sebbene la vostra idea di tenere un grande disco sano fossilizzato, a memoria del piantone e posizionato su un basamento studiato ad hoc, sia una valida idea, proponiamo di procedere comunque ad una indagine fra grandi artisti di fama.
Sentire loro proposte e costi, in modo tale da poter avere, oltre che un monumento artistico di alto valore, anche un nuovo sito turistico/culturale di grande richiamo per la città.
Un artista capace e fantasioso potrebbe inventarsi un’opera che non necessariamente preveda il lavoro di uno scalpellino o che il cedro rimanga in piedi. L’artista ha delle capacità che a volte lasciano senza fiato anche per la loro semplicità e originalità.
Se l’artista è di fama, è più facile trovare eventuali sponsor ed è più facile pensare di vendere eventuali opere-gadget. Inoltre il turismo da dopo piantone non farebbe che bene alla nostra città.
Da tener presente che il piantone è nella stessa via del nuovo museo Morandini. e su un ipotetico percorso con villa Panza.
Per la scelta di un grande artista, noi di Parentesi, suggeriamo nomi del livello di Giuseppe Penone, di Emilio Isgrò, di Aron Demetz, di Christo.
Senza dubbio anche l’asse Cecchi/Fai potrebbe esprimersi in tal senso o comunque in tale direzione.
Riteniamo che possa essere ancora un’altra occasione per pensare in grande e non fermarsi alle solite risorse interne.
Nel caso lo riteniate opportuno, la nostra associazione è disponibile a dare una mano alla causa.
Cordiali saluti
il presidente
Alberto Lavit
ps: Il cedro va messo in sicurezza quanto prima con il taglio dei rami pericolosi nella quantità necessaria, in modo tale da avere a disposizione un periodo più lungo per la decisione finale.
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