Una camicia made in Ispra nel guardaroba di Trump
L'artigiano Matteo Petullo a ottobre volerà negli Stati Uniti per consegnare uno dei suoi capi all’inquilino della Casa Bianca
Il prossimo autunno, quando si accenderà la tv e al telegiornale mostreranno il presidente Trump impegnato in un viaggio istituzionale o in una conferenza, potrà capitare di trovare in quelle immagini anche un po’ di Ispra. Matteo Petullo, titolare della “Vecchia camiceria” di Ispra, volerà infatti negli Stati Uniti l’8 ottobre prossimo per consegnare uno dei suoi capi all’inquilino della Casa Bianca.
«Tutto è nato – ha raccontato Matteo Petullo – da un viaggio negli Usa che io e la mia compagna avevamo prenotato per ottobre. Volevamo sfruttare la vacanza per incontrare i parenti e concludere alcune questioni di lavoro, ma poi abbiamo deciso di cogliere l’occasione per provare a donare uno dei nostri prodotti al presidente Trump».
Quella di Petullo non è stata però un’impresa facile. «All’inizio mi sono rivolto all’ambasciata americana di Milano per sapere come poter contattare Washington, ma mi hanno liquidato dicendo che non avevano tempo per queste cose. Sono stati più disponibili all’ambasciata di Roma, dove hanno consigliato di rivolgermi direttamente alla Casa Bianca. Ho quindi scritto una mail in cui spiegavo di voler donare una delle mie camicie al presidente e che avrei avuto bisogno delle sue misure. Ho dovuto inviare 32 mail, una al giorno prima di ricevere una risposta con le informazioni che cercavo».
A questo punto, Petullo si è messo subito all’opera nel suo laboratorio per realizzare la camicia che a ottobre volerà verso il guardaroba di Trump. «Solitamente – ha fatto sapere Petullo – abbiamo bisogno di una ventina di giorni per realizzare uno dei nostri capi. Per la camicia che vogliamo regalare a Trump abbiamo deciso di utilizzare materiali più ricercati, tra i quali un particolare cotone idrofobo. Ci cuciremo inoltre le iniziali del presidente con un filo dorato e useremo dei bottoni in madreperla personalizzati con scritto al loro interno “Donald J. Trump”».
«Non sappiamo – ha aggiunto l’artigiano – da chi saremo accolti a Washington, ma secondo noi ci sono buone possibilità che incontreremo il presidente di persona. Realizzare una camicia e donarla all’uomo più potente del mondo è un’emozione che non riesco ancora a immaginare. Penso che lo scoprirò solamente quando sarò alla Casa Bianca».
Nata il 2 maggio del 2015, “La vecchia camiceria” si trova a Ispra in Via Marconi 62. «Prima di aprire questa attività – ha concluso Petullo – dirigevo un’azienda in Romania che produceva camicie per la grande distribuzione. In Romania sono moltissime le agevolazioni per le nuove attività, ma scelsi di trasferirmi in Italia per portare un po’ di lavoro nel mio paese, in modo da realizzare prodotti con materiali più ricercati e di migliore qualità. La decisione si è però dimostrata più difficile del previsto. Tra tasse e concorrenza è difficile tirare avanti. Soprattutto quando i clienti spinti da crisi e difficoltà economiche preferiscono acquistare prodotti meno costosi rispetto a capi d’abbigliamento “made in Italy” e dalla qualità certificata».
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Con tutto il rispetto per l’artigiano e per il suo lavoro, ma per Trump ci vorrebbe una camicia di forza…
Con tutto il rispetto per la attività artigianale e per il lavoro del signore sarebbe ora di donare le proprie camice a persone più influenti e più meritevoli per la razza umana, se proprio vogliamo restare negli USA il primo che mi viene in mente è l’ex proprietario della Microsoft, Bill Gates, filantropo e benefattore, impegnato nella sconfitta delle malattie e della povertà nel continente Africano.
“uomo più potente del mondo” a casa mia significa “uomo più arrogante del mondo” e Trump sicuramente lo è.