Centro storico albizzatese, qualcosa si muove: ecco il progetto di riqualificazione
In Comune è stata depositata una proposta di sponsorizzazione per la progettazione della riqualificazione di tutto il quadrilatero, sia la parte privata che quella pubblica
Siamo solo all’inizio di un processo che potrebbe richiedere del tempo ma i primi documenti ufficiali depositati in Comune sono il segno che qualcosa ha cominciato a muoversi.
Parliamo della riqualificazione del quadrilatero principale del centro storico di Albizzate, una grossa area identificata come Corte Bassani, che versa in stato di abbandono da decenni e che poco tempo fa l’amministrazione comunale ha intimato a demolire per evitare ulteriori rischi per la sicurezza.
L’area, come noto, per la maggior parte è una proprietà privata (il 63%) mentre la restante porzione è stata acquisita dal Comune in un passato non troppo recente.
Dallo scorso 24 giugno, in Comune, è stata depositata una proposta di sponsorizzazione per la progettazione della riqualificazione di tutto il quadrilatero, sia la parte pubblica che quella privata. È stata avanzata dai proprietari dell’area che hanno portato in Comune le carte del progetto che intendono realizzare.
Dall’1 agosto quella proposta, completamente a carico del privato, è passata in Giunta ed è stata accettata. Inoltre, l’amministrazione ha avviato le procedure di verifica per capire se il progetto richieda o meno una Valutazione Ambientale Strategica. Sono passaggi tecnici preliminari e ancora lontani dall’avvio effettivo dei lavori ma che cominciano ad essere qualcosa di molto concreto sulla volontà dei privato di realizzare l’intervento.
Con un elemento importante: l’unificazione della progettualità dell’intero comparto della Corte Bassani, inclusa la porzione di proprietà comunale.
Il progetto di riqualificazione
Tra le carte depositate in Comune c’è anche il progetto previsto per la riqualificazione del quadrilatero. Si tratta di un intervento immobiliare che porterà alla creazione di appartamenti, spazi commerciali, aree verdi e il rispetto di alcune caratteristiche di quel luogo.
Innanzitutto, come già concordato nell’ultima ipotesi progettuale del 2015, verrà mantenuto il cosiddetto “cannocchiale”, ovvero la creazione di uno spazio pubblico qualificato in comunicazione con piazza Bruni che colleghi pedonalmente il Castello alla via Marconi, creando un canale visivo che arriva fino a piazzale Sefro.
Inoltre, si prevede la sostituzione dell’affresco di Sant’Anna (ormai scomparso) con un’edicola votiva. L’edicola verrà posta nella medesima posizione presso la quale verrà collocata una statua votiva della Santa.
Altra caratteristica strutturale sarà l’arretramento del sedime esistente. Le facciate degli edifici saranno arretrate per permettere la creazione di parcheggi lungo tutto il perimetro del vie Cavour, Solferino, San Pietro e Magenta. Nel complesso si tratterà di una cinquantina di posti auto.
Oltre a queste caratteristiche, c’è poi l’intervento immobiliare vero e proprio: si articola in 4 blocchi abitativi sviluppati su tre piani fuori terra e di un piano seminterrato con cantine, magazzini e box auto; al piano terra vengono inserite attività commerciali e terziarie mentre gli altri due piani sono completamente residenziali con 22 appartamenti tra bi e trilocali.
Il progetto è stato visionato in Comune per la prima volta nell’aprile dello scorso anno, ora la macchina della burocrazia tecnica si è messa in moto e un primo passo è stato fatto.
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