Si chiude con successo la festa varesina della natura
Si è conclusa con successo la festa della Montagna edizione 2019, che si consolida non solo come una grande festa della tradizione varesina, ma anche, e sempre di più, una festa della natura e della solidarietà alpina
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Si è conclusa con successo la festa della Montagna edizione 2019, che si consolida non solo come una grande festa della tradizione varesina, ma anche, e sempre di più, una festa della natura e della solidarietà alpina.
A dirlo le iniziative degli ultimi anni, come le navette che portano le persone la sera al campo dei Fiori, “risparmiando” le auto, o le stoviglie biodegradabili, le bottiglie riempibili di acqua, per cercare di ridurre al minimo la quantità di plastica prodotta.
TRA I MONTI VINCE LA SOLIDARIETA’
Una solidarietà che si esplica non solo con i soldi raccolti, ma anche con uno stile di vita e di rapporti: come la collaborazione con i volontari profughi della Ballafon, che hanno potuto scoprire il bello della montagna varesina aiutando a rendere efficiente la festa.
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Ma anche i pasti con le tante associazioni varesine che sono state ospitate dagli Alpini, o la sfilata di moda dedicata a Africa Mission, o le mille iniziative che hanno costellato gli 8 giorni della festa, come la cronoscalata, quest’anno dedicata – anche concretamente, visto che saranno devoluti i proventi – al parco inclusivo Gioia che si sta realizzando a villa Mylius.
La festa si è chiusa a Ferragosto con la messa alpina, quella che ha in realtà dato il via, tanti anni fa proprio a questa festa, congiungendo il momento spirituale con l’amore della natura che hanno gli alpini. (Nel video, il racconto di come è nata la festa)
95 PAIOLI DI POLENTA SEGNANO IL SUCCESSO DELL’EDIZIONE 2019
Nei giorni della festa della Montagna sono stati preparati 95 paioli di polenta, con circa 1000 chili di farina: è questo il ragguardevole numero che fa pensare a quanti sono stati i visitatori della festa della montagna, che si sono fermati a mangiare dagli alpini al campo dei fiori.
«Se tenete conto che per ogni paiolo sono servite 200 porzioni circa di polenta, significa che nel corso della festa abbiamo servito circa 19mila piatti – Spiega Antonio Verdelli, presidente del Gruppo Alpini Varese – Possiamo ipotizzare perciò che abbiamo servito circa 12mila pasti, considerati anche quelli che in un pasto la polenta la mangiano due volte».
Interessante anche il dato delle borracce riutilizzabili, novità della festa per quest’anno: «Siamo riusciti a piazzare circa 3400 borracce riutilizzabili, e sottolineo riutilizzabili, che quindi stanno continuando a far risparmiare plastica anche a casa. Lo consideriamo un grande successo».
«I sette giorni di festa organizzati dagli Alpini – ha commentato il sindaco di Varese Davide Galimberti – dimostrano ancora una volta il grande attaccamento che abbiamo per la nostra montagna. Le presenze sono state come sempre da record, ma quest’anno accanto al dato quantitativo emerge con forza quello qualitativo: era la prima edizione ‘Plastic Free’, con un impegno diffuso a favore dell’ambiente e la scomparsa della plastica sui tavoli. Risultato che va ad aggiungersi a quello della mobilità sostenibile realizzata grazie al servizio navette. Abbiamo vinto assieme anche questa scommessa e un ringraziamento particolare va, ovviamente, alle nostre penne nere».
NAVETTE, UN SUCCESSO CHE VA RESO ANCORA PIU’ GRANDE
Al terzo anno di prova, le navette sono diventate un punto fermo per chi sale alla festa della Montagna: «Anche quest’anno è andata molto bene con le navette: di gente ce n’e stata tanta – ha confermato Verdelli – E a nome del gruppo alpini di Varese, voglio ringraziare Autolinee Varesine ma anche tutti i dipendenti dell’azienda che si sono resi disponibili ad allungare il loro giorno di lavoro in alcune serate fin dopo mezzanotte. La cosa piu bella è stata la positività della gente, che ha capito che lo sforzo era fatto per tutti, per una salita piu serena meno complicata».
Un grande successo, che potrebbe fare anche un passo in più: estendersi per tutta la giornata non solo a ferragosto, ma anche il sabato e la domenica della cronoscalata e del motoraduno. Proprio in quei giorni c’è chi ha chiesto un collegamento con i mezzi pubblici anche durante la giornata, almeno nel weekend: ora chi non voglia salire in macchina prima delle 17 deve prendere la funicolare e poi fare il sentiero che collega il sacro Monte al grand Hotel.
In ogni caso, il successo della navetta è li da vedere: oltre 1700 biglietti dell’autobus staccati dalle Autolinee Varesine tra la fermata dello stadio e quella del bivio Sacro Monte/Campo dei Fiori nel solo ferragosto, cui vanno poi aggiunti gli abbonamenti. «Si conferma – ha commentato l’assessore Andrea Civati – il successo del nuovo modello di mobilità che stiamo attuando dal primo giorno di amministrazione; un modello che si coniuga perfettamente con la vocazione paesaggistica e ambientale di Varese. Montagne, parchi e giardini sono il nostro patrimonio di bellezza; raggiungerle con l’integrazione tra mezzo pubblico e privato, aumentandone l’attrattività e migliorandone la fruizione di turisti e cittadini, è un obiettivo a cui lavoriamo giorno per giorno».
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