Gomma-plastica verso il rinnovo del contratto, 100 euro di aumento in busta paga
Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil stanno lavorando alla nuova piattaforma. Oltre 130.000 i lavoratori, di cui 40mila in Lombardia, interessati
![Viaggio nella Omnia Plastica](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2016/11/viaggio-nella-omnia-plastica-578607.610x431.jpg)
Gli esecutivi unitari di Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil hanno avviato l’iter per la costruzione dell’ipotesi di piattaforma per il rinnovo del contratto del settore gomma-plastica (oltre 130.000 i lavoratori interessati, dipendenti da più di 5.500 imprese) scaduto il 30 giugno di quest’anno. Le assemblee dei lavoratori dovranno ora approvare l’ipotesi di piattaforma e proporre eventuali emendamenti, in maniera tale da consentire l’avvio rapido delle trattative con la Federazione gomma plastica e Airp (aderenti a Confindustria), subito dopo l’assemblea dei quadri e delegati per il varo definitivo.
È di 100 euro (livello F) la richiesta di aumento salariale dei sindacati per il triennio 2019 – 2022. «Uuna richiesta coerente – dicono i sindacati –, che deve garantire la difesa del potere di acquisto dei salari attraverso l’incremento dei minimi e quanto previsto dall’Accordo Interconfederale del 9 marzo 2018 in materia di ‘Contenuti e indirizzi delle relazioni industriali e della contrattazione collettiva’ riconfermando il modello e le prassi consolidate nel settore e nei precedenti rinnovi».
Filctem, Femca, Uiltec confermano il ruolo insostituibile del contratto nazionale ma intendono anche rafforzare la contrattazione di 2° livello, aggiornando la normativa del contratto collettivo nazionale in un quadro di relazione che condivida e sviluppi una forte interazione fra i due livelli di contrattazione.
Per i sindacati è inoltre indispensabile costruire un sistema partecipativo delle relazioni industriali, capace di diminuire il conflitto e valorizzare il dialogo. Per questo chiedono che venga rafforzato il ruolo dell’osservatorio nazionale, con l’obiettivo di renderlo un luogo concreto di discussione e condivisione di iniziative di politica industriale.
«Per quanto riguarda il tema dei diritti e della tutela dell’occupazione, il nostro obiettivo – scrivono i sindacati nella piattaforma – è il superamento di ogni disparità di trattamento fra lavoratori ed il maggior coinvolgimento e partecipazione possibile di tutti coloro i quali prestano la propria attività in azienda. In tal senso le OO.SS. richiedono di rivedere l’intero impianto normativo contrattuale per tutti i temi riguardanti la disciplina dei contratti di inserimento nel mondo del lavoro, favorendo le stabilizzazioni e prevedendo limitazioni all’utilizzo di forme di lavoro temporaneo o a somministrazione come ad esempio lo staff leasing».
Per quanto riguarda il tema della formazione si ritiene necessario rafforzare il ruolo e la struttura dell’organismo bilaterale nazionale, in particolare rispetto alla certificazione della formazione, con l’istituzione del libretto formativo del lavoratore, che deve essere ufficialmente riconosciuto da tutte le aziende firmatarie del contratto collettivo.
Si è reso necessario inserire un titolo apposito, dal titolo “Salute, Sicurezza e Ambiente” nel quale far confluire tutte le parti contrattuali che riguardano le tematiche della salute, della sicurezza e della salubrità nell’ambiente di lavoro. Questo – si legge nella piattaforma -, anche attraverso la costituzione della Commissione paritetica contrattuale nazionale salute sicurezza ambiente (Health Safety Environment) alla quale affidare il compito di presidiare congiuntamente il tema HSE, avviare la formazione congiunta RLSSA ed RSPP, interfacciarsi con le istituzioni responsabili del tema sicurezza e salute come Inail o ministero della Sanità.
Infine, sul welfare contrattuale, una novità assoluta: aprire una seria discussione sull’estensione a tutti i lavoratori dell’adesione al fondo complementare di settore (Fondogommaplastica) per renderlo universale. Sul fondo sanitario Fas G&P i sindacati convengono sulla necessità di migliorare le prestazioni ed estendere l’adesione da parte dei lavoratori.
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