Conte al Quirinale: “Non sarà un governo contro”
Il presidente del Consiglio uscente Giuseppe Conte ha ricevuto un nuovo incarico dal Presidente della Repubblica, ha accettato con riserva di verificare la nuova maggioranza "giallorossa"
«Non sarà un governo contro, ma per. Per un’Italia più competitiva ma anche più giusta, solidale, inclusiva».
Con queste parole, all’uscita dal colloquio Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Giuseppe Conte ha annunciato dal Quirinale di aver accettato l’incarico di formare un nuovo governo. Un incarico «accettato con riserva», vale a dire dovendo verificare l’esistenza di una maggioranza: «Avvierò oggi stesso le mie consultazioni e all’esito di queste mi dedicherò a redarre un programma politico insieme alle forze che hanno accettato di sostenere questo nuovo progetto politico», vale a dire prima di tutto Movimento 5 Stelle e Partito Democratico guidato dal segretario Nicola Zingaretti.
«Non sarà un governo contro, ma per: per il bene dei cittadini, per modernizzare il Paese, per rendere l’Italia più competitiva, più giusta, più solidale e inclusiva». Un esecutivo nel segno delle «novità» rispetto al precedente, ma vincolato anche ai problemi alle porte: innanzitutto «uscire dall’incertezza politica innescata dalla crisi di governo», ha rimarcato Conte, ricordando implicitamente la rottura decisa dalla Lega di Matteo Salvini.
E poi bisogna confrontarsi con «l’economia globale sta rallentando», con «le tensioni commerciali in atto» a partire da quelle Usa-Cina.
«Subito all’opera per una manovra economica per il contrasto aumento Iva», per dare «una solida prospettiva di crescita e sviluppo socialeı.
In prospettiva Giuseppe Conte ha indicato come priorità dare «un ruolo di protagonista per l’Italia» in Europa, all’inizio della nuova legislatura europea. E poi «istruzione», «ricerca», «tutela dell’ambiente, infrastrutture sicure», energie rinnovabili, «beni comuni», un governo che «rimuova le disuguaglianze sociali, territoriali, di genere», con parole d’ordine che indicano lo spostamento verso il centrosinistra delle priorità. Immancabile il riferimento a disabili e giovani, con l’ambizione a fare dell’Italia «un Paese attraente per i giovani dall’estero».
Conte ha anche rivendicato una sua personale «coerenza», orientata «sempre al bene comune, non a interessi di parte o di singole forze politiche».
LA DIRETTA DELLE CONSULTAZIONI AL QUIRINALE
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