L’aeroporto di San Francisco mette al bando le bottiglie di plastica
La decisione rientra nell'ambizioso progetto che prevede l'eliminazione totale di rifiuti per il 2021. Ma ci sono delle problematiche

Stop alle bottigliette di plastica monouso. L’aeroporto di San Francisco, città leader mondiale della gestione dei rifiuti, ha lanciato un’iniziativa per ridurre il consumo di plastica all’interno dell’aeroporto. Ma il bando, per ora, vale solo per l’acqua: le bottigliette destinate ad altre bevande saranno ancora disponibili.
Il piano ha l’obiettivo di sensibilizzare i passeggeri a utilizzare le proprie borracce o bottiglie, che potranno riempire nelle fontanelle installate nell’aeroporto. L’aeroporto di San Francisco, che Frequent Business Traveler ha nominato il miglior aeroporto americano, ha deciso di allinearsi all’ambizioso piano dell’amministrazione comunale, che conta di diventare nel 2021 la prima città al mondo completamente ‘zero-waste’, a impatto zero.
Come detto, però, il divieto vale solo per i contenitori d’acqua. La plastica sarà quindi ancora utilizzata nell’aeroporto californiano. Come riporta il sito americano Vox News, ogni anno lo scalo di San Francisco consuma 9000 tonnellate di plastica; le bottiglie di plastica rappresentano solo una piccola parte. Inoltre, l’acqua sarà comunque venduta in confezioni di alluminio e vetro: sono materiali riciclabili al 100%, ma un utilizzo usa e getta comporta comunque grandi consumi (primo dei quali il trasporto). Va poi aggiunto che la norma riguarda solamente l’aeroporto. All’interno degli aerei, la competenza rimane delle compagnie aeree, che sono lungi dal ridurre notevolmente l’impatto ambientale. Con alcune eccezioni: la compagnia australiana Qantas Airways (di sede anche a Malpensa) ha annunciato di aver messo in funzione, l’otto maggio scorso, il primo aereo completamente a impatto zero, e ha promesso inoltre di voler eliminare del 75% i rifiuti a bordo entro il 2021.
Pur con le dovute precisazioni, la scelta di San Francisco rappresenta comunque un passo avanti a favore della sostenibilità ambientale. E si spera che possa essere d’esempio anche per gli aeroporti, a partire da Malpensa.
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