Maltempo, “almeno 200 mila euro i danni“
La stima per difetto del sindaco. Ma su tutto il Verbano lombardo la conta è più alta. Volontari al lavoro per rimettere in piedi il parco Giona

Sono decine i veicoli parcheggiati e schiacciati da rami e in alcuni casi da interi alberi investiti dalla tremenda perturbazione che si è sviluppata verso l’ora di pranzo di lunedì, che annunciata, è arrivata sul Verbano e l’ha investito da sud spazzandolo completamente e colpendo specialmente la zona di Cerro di Laveno, Portovaltravaglia e a nord di Luino. Già a Luino, sulla statale 394 al Lido Serenelle, ci si accorge che lì il vento ha lavorato forte.
A Colmegna un’auto è ancora parcheggiata fra enormi blocchi di una betulla che l’ha intrappolata. Chi era sul lago in quel momento – ma lo dimostrano anche i video pubblicati – racconta di un fronte di nuvole staccatosi in mezzo al lago per battere con violenza la terra ferma e portando via tutto quello che ha incontrato sul suo tragitto.
Un enorme imbuto in orizzontale fatto di nuvole, acqua e fortissime correnti che si è abbattuto sulla fascia a lago di Maccagno fino ad arrivare al parco Giona, che coi suoi maestosi salici fonti di ombra e fresco è stato di fatto devastato: piante rimaste in piedi poche, diverse quelle spezzate in due, le superstiti dimezzate di numero.
Un posto amatissimo da turisti e villeggianti, rovinato, che solo a prima vista non potrà più tornare come prima.

Da questa mattina è un via vai di gente che si dà il cambio per pulire e sistemare: 35, 40 persone fra volontari di protezione civile, tecnici comunali e ditte specializzate nel taglio di alberi d’alto fusto e per questo l’accesso al lido è stato interdetto nonostante siano diversi i turisti che incuriositi dall’accaduto fanno foto e passeggiate fino al museo Parisi Valle per guardare e osservare anche la foce del Giona carica di detriti e fango portati a valle dalla furia delle acque.
«Una stima per difetto si aggira attorno ai 200 mila euro di danni», spiega il sindaco Fabio Passera che sta operando i sopralluoghi nella zona colpita. Qui al parco c’è un campo da basket impraticabile: le piante cadendo si sono portate appresso le recinzioni in metallo schiacciando la struttura portante in metallo, mentre la pista da skate è pieno di ramaglie.
Un panorama desolante che sta rientrando lentamente alla normalità: gli unici che festeggiano sono gli amanti del vento che sul lago si sfogano in evoluzioni acrobatiche con le vele del kitesurf.
Poi uno sportivo tedesco arrivato a riva riguarda intorno e dice: “That’s incredible”.
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