Passeggiare tra arte e storia nei luoghi Unesco di Castelseprio e Torba
Un percorso dove la storia si intreccia con la vita quotidiana, grazie anche ad un prezioso lavoro di tutela e valorizzazione
Passeggiare tra arte, luoghi di spiritualità e testimonianze del passato. È un itinerario turistico e culturale affascinante quello che si snoda lungo la via del sito Unesco di Castelseprio e Torba, un percorso dove la storia si intreccia con la vita quotidiana, grazie anche ad un prezioso lavoro di tutela e valorizzazione.
Il tour di Varese4U Archeo al sito Unesco di Castelseprio e Torba
Un viaggio che ben si presta alle tempistiche del “turismo slow”, da percorrere a piedi o in bicicletta e con lo sguardo rivolto al paesaggio e ai dettagli che rendono unico questo sito Unesco. L’esplorazione dei luoghi Unesco veri e propri – Torba e Castelseprio – non può prescindere però da una visita a uno dei borghi più belli della provincia di Varese e d’Italia, Castiglione Olona. Gli affreschi e le opere di artisti come Masolino da Panicale, Lorenzo di Pietro (detto il Vecchietta) e Paolo Badaloni (detto Paolo Schiavo), accolgono i visitatori nei luoghi simbolo dell’Isola di Toscana in Lombardia: la Collegiata, il Battistero, il museo Branda Castiglioni. Le piccole attività artigiane del borgo e le caratteristiche rievocazioni storiche mostrano quanto il legame con il passato del territorio sia ancora una componente importante della vita della comunità.
L’attività di valorizzazione del luogo ha portato a risultati considerevoli: “Il numero di visitatori è in continua crescita e ci dimostra come l’opera di valorizzazione che stiamo facendo riesca ad ottenere risultati concreti” ha spiega il direttore del museo della collegiata, Dario Poretti. “A dimostrazione della rilevanza di questo luogo – gli fa eco il parroco don Ambrogio Cortesi – quest’anno la Collegiata è stata scelta da un troupe cinese per un documentario sulle ricchezze artistiche italiane, insieme a luoghi come i Musei Vaticani e il Palazzo Ducale di Mantova. Un grande orgoglio per noi”.
Tra i gioielli del sito Unesco è senza dubbio il Monastero di Torba, donato come primo bene FAI da Giulia Maria Crespi, fondatrice della fondazione, nel 1977. “Il monastero continua a vivere grazie alle campagne di scavo – come ha spiegato Simona Gasparini, responsabile della gestione operativa al Monastero di Torba -. Il sito ha subito diversi interventi di modifica strutturale e ampliamento nel corso dei secoli. La parte più antica è certamente la torre, di epoca alto medievale, che serviva da punto di difesa contro la minaccia dei Barbari e, presumibilmente, come punto di dazio, vista la vicinanza al fiume Olona, che all’epoca era di maggior portata e serviva agli scambi commerciali. Da recenti scavi è emersa una cinta muraria che testimonia come il Monastero di Torba fosse strettamente collegato al Castrum di Castelseprio, rendendolo un unico, grande complesso”. “Il Monastero di Torba – ha aggiunto Giuliano Francesco Galli, area manager del Monastero di Torba – è importante per il turismo del Varesotto e lo abbiamo inserito in diversi progetti in via di espansione, come Varese Archeo, Varese 4U e La Via Francisca del Lucomagno”.
“Il Monastero di Torba – ha ricordato Elena Castiglioni, operatrice Fai al monastero – è ricco di proposte per ogni pubblico. L’imminente autunno, con il suo tripudio di colori caldi, è il periodo più interessante. Abbiamo previsto per i bambini diverse attività inerenti alla lettura, insieme ad autori e illustratori di alto livello; ad Halloween tratteremo i temi della paura e delle superstizioni, legate ai contadini che hanno vissuto in passato qui al Monastero di Torba; e per i più grandi abbiamo pensato a momenti di approfondimento culturale che chiamiamo “A tu per tu con la storia”, una serie di conferenze e workshop con specialisti del settore. Il prossimo sarà dedicato agli affreschi e ai temi religiosi”.
Un luogo dove il tempo sembra essersi fermato è Castelseprio: il sito archeologico si trova all’interno del Parco Rile Tenore Olona. Il Parco ha intenzione di riattivare il dialogo con la Soprintendenza per arrivare finalmente alla realizzazione del collegamento pedonale tra l’area archeologica e il Monastero di Torba. “Sembra strano, ma nella stessa zona riusciamo a riscoprire il recente passato industriale e la storia antica, facendo un viaggio a tutto tondo nella storia dell’uomo, che va dal medioevo fino ai giorni nostri – ricorda il presidente del parco Pineta (che gestisce il parco Rto), Mario Clerici -. Negli ultimi tempi la fruizione delle aree verdi dal punto di vista turistico è sempre più presente. C’è una maggiore consapevolezza dei fruitori e dei cittadini e ci auguriamo che anche i viandanti in arrivo da lontano possano rimanere piacevolmente stupiti.” “Nel raggio di 10 km abbiamo una vastità di bellezze storico-culturali e naturali che consentono al visitatore esterno di fermarsi qualche giorno per poterne apprezzare il valore – racconta il sindaco, Silvano Martelozzo -. Come amministrazione comunale, in futuro abbiamo il desiderio di organizzare iniziative che possano andare incontro alla promozione del Parco Archeologico. I turisti che passano a Castelseprio hanno un approccio positivo, ma dobbiamo lavorarci ancora di più per far scoprire a tutti l’importanza di questo luogo”.
Sara Masseroli, della Sovrintendenza, è stata la nostra guida per il sito archeologico di Castelseprio: “Il parco è inserito tra i beni Unesco dal 2011 e certifica l’importanza di un luogo particolare poiché è uno dei 7 luoghi italiani che conservano le testimonianze più fruibili della cultura longobarda nel momento di massimo splendore”. Ultimo gioiello del nostro tour è stata la Chiesa di Santa Maria Foris Porta, che come dice il nome è una chiesa fuori dalle mura, con al suo interno un ciclo affrescato di epoca alto medievale, scoperto nel 1944, unico nella pittura italiana.
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