Un bosco di marijuana sequestrato dalla Finanza
Cinquemila e 500 piante sequestrate dalle fiamme gialle sul Lago Maggiore
Piante alte oltre due metri, per un tuffo nel verde profondo sul Lago Maggiore, ma non fra le alghe bensì nei folti cespugli di cannabis: un bosco di marijuana sequestrato dalla Guardia di Finanza della compagnia di Varese in un paese che si affaccia sul Verbano.
Le piante hanno con un livello di thc superiore ai limiti legali, per un peso complessivo di circa 700 chili.
A finire denunciato un trentenne di Gavirate che curava la coltivazione.
La scoperta della piantagione è avvenuta durante un servizio di controllo economico del territorio, nel corso del quale una pattuglia aveva trovato numerosissime piante di canapa di diversa altezza, alcune delle quali ancora piantate in mastelli di plastica, nascoste tra la boscaglia.
I primi accertamenti con le banche dati dei finanzieri hanno consentito di verificare che il terreno sul quale insisteva la piantagione era già in uso ad una società produttrice di infiorescenze di canapa c.d. “light”, che aveva effettuato un unico raccolto nel 2018, ma lo aveva lasciato in stato di abbandono perché aveva cessato la sua coltivazione.
Le Fiamme Gialle hanno così attivato un servizio di pedinamento occulto che ha portato all’identificazione del conduttore del fondo, che, a bordo di un’autovettura contenente grossi annaffiatoi entrava nel terreno: proprio in quel momento è stato sorpreso dai militari.
L’uomo è risultato essere un ex collaboratore della azienda che continuava a recarsi nel terreno, ormai abbandonato, nonostante la società non fosse più operativa.
Sono state, pertanto, estirpate e sottoposte a sequestro le piante di canapa, la cui successiva analisi ha dato la certezza di trovarsi di fronte ad un netto superamento dei livelli di THC consentiti dalla legge.
Al termine dell’operazione è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Varese il giovane coltivatore, per il reato previsto all’art. 73 D.P.R. 309/90. Tutte le piante sono state sequestrate.
«L’operazione fa parte della costante attività di controllo effettuata dalla Guardia di Finanza quale organo di polizia giudiziaria a competenza generale, per il contrasto della produzione e spaccio di droghe, a tutela anche della salute pubblica», commentano dal comando di Varese.
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