“Un presidio permanente per la sicurezza in piazza Repubblica”
Eì la proposta di Piero Galparoli, che ha già depositato una mozione a metà luglio sull'argomento. "Mi hanno risposto che è tutto sotto controllo in quella piazza, ma evidentemente non è vero, vista anche la recente lettera"
La lettera giunta a Varesenews ha innescato un dibattito politico sulle politiche relative alla sicurezza: dopo la risposta del presidente cittadino del PD alla ragazza che ha portato la sua testimonianza, anche chi siede in consiglio comunale interviene sull’argomento.
«La mia idea è depositata dalla metà di luglio scorso» sottolinea il consigliere di minoranza Piero Galparoli che il 19 luglio scorso, ha depositato infatti una mozione proprio sull’argomento.
Una mozione che, partendo dalla «Situazione di degrado e di abbandono cui versa Piazza Repubblica nonché i reiterati comportamenti a delinquere commessi da abituali frequentatori » e «Considerato che molti cittadini non frequentano Piazza Repubblica e non utilizzano i parcheggi sottostanti, soprattutto nelle ore notturne, in quanto la percezione del pericolo, se non il pericolo reale, è altissimo e che molti varesini, commercianti, residenti ma anche fruitori, si sono rivolti al sottoscritto per sollecitare interventi della politica locale» chiede al sindaco e al vicesindaco, delegato alla sicurezza: «Di predisporre un piano particolareggiato, da sottoporre al Consiglio Comunale, in cui vengano previsti interventi mirati e risolutivi per riconsegnare Piazza Repubblica alla città»
E, in particolare, «Di predisporre immediatamente un presidio permanente delle Forze dell’Ordine 24/24 , che dovrà essere garantito da apposita guardiola/locale installato nella piazza allo scopo di meglio assicurare l’incolumità degli agenti e di fungere da deterrente contro le attività criminose anche in vista del possibile trasferimento del mercato».
Alla richiesta: «L’assessore Zanzi ha risposto personalmente – spiega Galparoli – Cosa che un po’ mi colpisce, visto che non si trattava di una interrogazione, che chiede una risposta diretta, ma una mozione, che quindi va sottoposta in consiglio comunale, ma che soprattutto non soddisfa nelle risposte. Secondo l’assessore alla sicurezza è tutto a posto: videocamere 24 ore su 24 e controlli costanti. Ma a quanto pare, vista anche la lettera ricevuta, non è affatto così e bisogna fare di più. Non solo un presidio fisso, ma anche il coinvolgimento di associazioni che si occupano di questo genere di emarginazione: molti saranno delinquenti, ma tanti altri magari stazionano li solo perchè non hanno altro da fare, e un lavoro di prevenzione mirato non sarebbe male»
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