Al test per entrare a medicina, un sogno che non ha età
Molti i candidati "over" tra gli iscritti al test dell'Insubria. Il più anziano è del 1962
Poco meno di seicento candidati per un posto nei corsi di medicina e odontoiatria. Questa mattina in via Monte Generoso a Varese, si sono presentati in 586 alla prova selettiva nazionale che ha coinvolto, in tutt’Italia, oltre 68.694 candidati.
I posti totali sono 11.559 di cui 150 all’Insubria di Varese ( a cui si aggiungono i 20 posti di odontoiatria che a livello italiano sono 1133).
Divisi in dodici aule della sede di Bizzozero, i ragazzi hanno atteso l’arrivo dei plichi per poi iniziare a rispondere alle 60 domande. Cento i minuti a disposizione per completare il lavoro.
Tra le particolarità, l’aula 1 riservata dall’ateneo cittadino agli aspiranti “più anziani”. In tutto sono 23 di ogni età, tra i 30 e i 40 anni: tra loro anche un candidato del 1962 mentre i più giovani erano dell’anno 2000, reduci dalla maturità.
Predisposta anche l’aula per gli studenti che hanno diritto a supporti legati ai bisogni speciali.
L’accoglienza si è svolta senza problemi, con la registrazione e la distribuzione nelle singole aule. Un’ottantina gli studenti da fuori sede, soprattutto dalle aree vicine ma anche da fuori regione ( Sicilia e Campania) e stranieri ( Sud Africa, paesi del Sudamerica e Francia): « Siamo un ateneo piccolo ma che sa accogliere e garantire qualità – ha spiegato il rettore Angelo Tagliabue insieme al neo nominato direttore generale Marco Cavallotti – Ci dobbiamo caratterizzare per i servizi e la qualità dell’insegnamento. Dobbiamo mirare alla formazione perché sia completa e adeguata a entrare subito nel mondo del lavoro. Per questo vogliamo contenere i nostri numeri, affinché siano in linea con l’organizzazione ospedaliera. Per questo abbiamo siglato una convenzione con l’Asst Lariana e stiamo lavorando per raggiungere un risultato analogo con l’asst Valle Olona. I nostri studenti devono avere la possibilità di praticare la medicina, maturando esperienze significative sul campo perché la medicina è soprattutto pratica».
L’obiettivo del rettore è la qualità : « Abbiamo avuto molti docenti che sono andati in pensione ma ci siamo già mossi per sostituirli. La nostra attenzione sarà quella di assicurare l’arrivo di personale di livello».
E di qualità parla anche il direttore generale: « Alma Laurea mostra che i nostri laureati ottengono impieghi in tempi brevi e con remunerazioni al di sopra della media. Un risultato che premia la qualità del percorso educativo. Questo ateneo è in una regione molto competitività e deve per forza eccellere».
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