Alieni: la conquista dell’Italia da parte di piante e animali introdotti dall’uomo
Arriva all’Acquario Civico di Milano una inconsueta esposizione, in collaborazione con l’Università dell’Insubria, per conoscere una forma di “inquinamento biologico” ancora non sufficientemente percepita
Scoiattoli grigi nordamericani che sostituiscono gli scoiattoli autoctoni, ambienti acquatici con circa la metà delle specie non originarie, i dintorni degli aeroporti internazionali diventati le aree a maggior concentrazione di specie introdotte dall’uomo, gamberi americani che alterano gli equilibri naturali nei sistemi idrici locali: arriva a Milano «Alieni. La conquista dell’Italia da parte di piante e animali introdotti dall’uomo», una mostra sull’imprudente e incauta modificazione della natura da parte dell’uomo.
L’esposizione di microcosmi e storie fotografiche è promossa dal Comune di Milano-Cultura e ospitata all’Acquario Civico con la collaborazione dell’Università dell’Insubria (che l’ha già proposta con successo ai Musei Civici Villa Mirabello di Varese e al Museo di Storia Naturale di Morbegno), dell’Istituto superiore per la Protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) e del Progetto Life ASAP. Sostenitore dell’iniziativa la Regione Lombardia, nell’ambito del Progetto Life GESTIRE 2020 (LIFE14 IPE IT018). L’inaugurazione, aperta al pubblico, è in programma mercoledì 11 settembre alle 18.30 alla presenza dei curatori Francesco Tomasinelli, Raffaella Fiore e Loredana Martinoli.
Le specie aliene sono gli organismi introdotti dall’uomo, accidentalmente o volontariamente, nella Pianura Padana e in generale in Italia e in Europa, al di fuori della loro area di origine. Tra quelle che si insediano in natura alcune diventano invasive, ossia particolarmente pericolose per l’ambiente, l’economia o la salute: sono responsabili della perdita di biodiversità, distruggono gli habitat, minacciano l’esistenza di moltissime specie autoctone e alterano profondamente gli ecosistemi, inclusi i servizi ecosistemici che sono fondamentali per tutta la società.
L’impatto sociale ed economico delle specie aliene invasive è stimato in oltre 12 miliardi di euro ogni anno nella sola Unione Europea. Delle 12.000 specie aliene segnalate oggi in Europa, più di 3.000 sono presenti in Italia e di queste oltre il 15% sono invasive.
Spiega Adriano Martinoli, zoologo dell’Università dell’Insubria e referente scientifico della mostra: «Gli ambienti naturali, la biodiversità, gli ecosistemi sono una preziosità importantissima da conservare e valorizzare andando oltre l’approccio estetico ed empatico: un ambiente esteticamente bello non sempre è anche sano. L’introduzione di specie aliene da parte dell’uomo ha provocato un inquinamento biologico che deve essere affrontato anche con il coinvolgimento del grande pubblico, perché prenda coscienza del problema ed eviti nuove introduzioni».
Tra le specie protagoniste della mostra, oltre ai già citati scoiattoli grigi nordamericani e gamberi americani, ci sono animali come le gambusie, pesci che si presumeva potessero collaborare alla lotta contro le zanzare, o le testuggini dalle orecchie rosse il cui commercio ha messo in crisi le popolazioni naturali in Nordamerica e i sistemi idrici europei, nei quali queste tartarughe d’acqua sono state rilasciate. Completa l’esposizione un insieme di reportage fotografici dei naturalisti Francesco Tomasinelli e Marco Colombo, quest’ultimo vincitore nel 2016 e nel 2018 del prestigiosissimo «BBC Wildlife Photographer of the Year».
Così interviene il rettore dell’Insubria Angelo Tagliabue: «I temi legati alla tutela ambientale sono una importante sfida per il futuro, che ci obbliga a promuovere forti sinergie per comprendere, provare a risolvere e divulgare problematiche complesse. Una proficua collaborazione tra Università dell’Insubria ed Enti che hanno anche l’onere della gestione territoriale, come il Comune di Milano, è un valore aggiunto nel contesto della sensibilizzazione sui temi legati alla conservazione della biodiversità».
«Alieni. La conquista dell’Italia da parte di piante e animali introdotti dall’uomo», mostra a cura di Francesco Tomasinelli, Raffaella Fiore e Loredana Martinoli – All’Acquario Civico di Milano, via Gadio 2 (MM2 Lanza), inaugurazione aperta al pubblico mercoledì 11 settembre alle ore 18.30, dal 12 settembre al 6 novembre da martedì a domenica ore 9.30-17.30 (la biglietteria chiude alle 16.30), la visita alla mostra è compresa nel biglietto d’ingresso all’Acquario, 5 euro intero, 3 euro ridotto, www.acquariocivicomilano.eu.
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