Cesarini e Ondoli, il sogno olimpico è più vicino
Nelle "finali B" dei Mondiali le due varesotte ottengono un piazzamento sufficiente a qualificare le loro barche per Tokyo 2020. La convocazione ai Giochi però non è automatica
Le finali B del canottaggio sono spesso sinonimo di mezza delusione, ma in occasione dei Mondiali di Linz non è questo il sentimento di due giovani atlete varesotte, Federica Cesarini e Chiara Ondoli.
Le due azzurre di casa nostra infatti hanno piazzato le proprie barche nelle finali di consolazione nel modo migliore: settimo il doppio pesi leggeri di Cesarini, ottavo il quattro di coppia di Ondoli, risultati sufficienti a mandare entrambe le imbarcazioni ai Giochi Olimpici del 2020.
Certo, è presto per dire che Federica e Chiara saranno a Tokyo tra meno di un anno, perché – appunto – nel canottaggio le “carte olimpiche” vengono assegnate alla specialità e non ai singoli atleti, però è ovvio che la presenza delle due varesotte nel momento della qualificazione dà loro buone possibilità di una convocazione futura. Per entrambe sarebbe la prima partecipazione ai Giochi.
La barca di Chiara Ondoli / foto Perna-Canottaggio.orgNiente da fare invece per la veterana del nostro remo, Sara Bertolasi, anch’essa finita in una finale B, quella del quattro senza senior. L’equipaggio azzurro ha confermato le difficoltà emerse nei turni precedenti e non è andato oltre il 12° posto totale mentre i Mondiali di Linz mettevano in palio otto posti per Tokyo in questo tipo di gara. Se vorrà partecipare ai Giochi per la terza volta quindi, la 31enne bustocca dovrà ottenere il pass nella primavera prossima.
Nel complesso l’Italia torna da Linz con ben 9 “carte olimpiche” (più una paralimpica) anche se con due sole medaglie tra le specialità che si disputeranno a Tokyo: argento per il doppio leggero di Ruta e Oppo (si tratta della barca per lunghi anni appannaggio di Elia Luini) e bronzo per il quattro di coppia di Mondelli, Panizza, Rambaldi e Gentili. Un bronzo è giunto anche dal canottaggio paralimpico. Nelle barche non olimpiche invece sono arrivati tre ori tra cui quello del quadruplo leggero con la “nostra” Giulia Mignemi, siciliana trapiantata a Varese, oltre a due argenti.
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