Coinger, sulla tariffa di bacino Carnago e Cavaria fanno un passo indietro
Un passo formale, con il ritiro delle delibere votate lo scorso anno per passare al nuovo sistema. In attesa del momento sostanziale: l'assemblea del 10 ottobre, in cui nove Comuni critici faranno sentire la loro voce

La data delle decisioni è fissata per il 10 ottobre, il giorno dell’incontro con i vertici di Coinger. Ma nelle file dei nove Comuni più critici sulla tariffa puntuale di bilancio, nel frattempo è il momento di un primo passo formale, con il ritiro delle delibere votate nel 2018
La questione tocca due Comuni, nello specifico: Cavaria con Premezzo e Carnago. I due enti erano già passati infatti in consiglio comunale, tra estate e inverno 2018, e ora mettono nero su bianco la decisione di cambiare strada.
A Cavaria con Premezzo si voterà venerdì 27 settembre, per ritirare le delibere votate nel luglio e novembre del 2018. «Era stata fatta una delibera, che secondo me doveva essere pensata di più» dice oggi il sindaco Franco Zeni.« Non sto facendo colpa a nessuno ma vogliamo capire. Siamo Comuni che si sono fermati un attimo a pensare per capire cosa fare e come».
C’è da tenere conto di una cosa: sia a Cavaria che a Carnago si è visto un cambio di amministrazione e quindi il cambio di rotta (condiviso con altri Comuni) qui crea più discussione tra forze politiche.
A Carnago – che ha un peso significativo in termini di abitanti – la delibera era stata votata nel dicembre 2018: martedì 24 settembre si voterà per ritirare il provvedimento d’indirizzo. Qui come a Cavaria l’ex amministrazione è ora all’opposizione (a Carnago, poi, le file della minoranza sono divise tra civici di centrosinistra e Lega).
A questo punto, fatta tabula rasa delle deliberazioni del 2018, la scadenza successiva è il 10 ottobre: in questa data si terrà l’assemblea Coinger, su cui pesa appunto la posizione dei nove Comuni “critici” che hanno presentato proposta alternativa.
I motivi di criticità sono già stati detti. «A noi va benissimo la tariffa puntuale, ma non di bacino» sintetizza ancora il sindaco di Cavaria Zeni.In generale ai Comuni “ribelli” non piace il passaggio della gestione finanziaria direttamente a Coinger, la riduzione dei margini di autonomia gestione, un progetto di servizio considerato troppo rigido.
«C’è ancora molto da verificare: una progettualità specifica su Cavaria non esiste, io non posso rifarmi a Morazzone (il Comune dove si è fatta la sperimentazione Coinger, ndr): siamo nella periferia di Gallarate, abbiamo più bar e ristoranti, un nuovo fast food, esigenze diverse da altri Comuni. Non voglio uscire da Coinger , ma vorrei approfondire».
Zeni sintetizza con una battuta: «Quando si compra auto e poi si mettono gli optional: ecco, la tariffa Coinger è la macchina base, noi vorremmo poter gestire gli optional».
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