“Commissione (d)istruzione”: Noi per Samarate critica la gestione del piano di diritto allo studio
La lista di centrosinistra attacca duramente l'amministrazione comunale di Samarate dopo la commissione istruzione svoltasi in settimana
Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni della lista “Noi per Samarate” dopo la commissione istruzione svoltasi in settimana:
Abbiamo capito che negli ultimi dieci anni l’istruzione e il sociale non sono state priorità dell’amministrazione, ma con la serata del 24 settembre 2019 si è esagerato. Commissione istruzione, educazione e politiche giovanili, un solo punto all’ordine del giorno: l’approvazione del piano di diritto allo studio. La commissione da subito si è dimostrata monca, avendo l’amministrazione mandato la bozza del piano di diritto allo studio il giorno precedente la commissione stessa, impedendo di fatto ai commissari di prepararsi adeguatamente analizzando il documento che tuttavia è apparso lacunoso e incompleto, non molto diverso dalla bozza presentata il 28 agosto, data della precedente commissione.
Non intendiamo sottolineare il grave ritardo nella consegna di questi importanti documenti (a due settimane dall’inizio delle lezioni) ci preme sottolineare il taglio, rispetto allo scorso anno, di circa 40.000 euro di finanziamenti comunali alle istituzioni scolastiche, taglio comunicato con un ritardo tale da costringere i collegi docenti a rivedere i progetti approvati da loro e dai consigli d’istituto con ben altre somme previste a disposizione.
In aggiunta a questa spiacevole situazione c’è la questione del taglio di 15.000 euro fatti per pareggi di bilancio sempre a spese dell’istruzione e di cui non siamo riusciti a conoscere la sorte. Incalzando a riguardo ufficio tecnico, assessore e sindaco abbiamo assistito ad un comico scarica barile che non ha prodotto risposte, nessuno di loro ha saputo dare informazioni sulla destinazione di questi fondi e, soprattutto, perché sono stati tagliati alla scuola e non ad altre voci di spesa che noi riteniamo meno essenziali (esempi sono l’area cani o il collaboratore del sindaco).
La questione più grave deve ancora venire, incredibilmente: le ore di assistenza scolastica per gli alunni in difficoltà sono ulteriormente diminuite per ogni grado di ordine scolastico. Gli alunni samaratesi delle scuole superiori con diagnosi funzionale avrebbero diritto a 10 ore di assistenza settimanali previste ed erogate dalla regione Lombardia, avranno invece per il mese di ottobre solo 4 ore settimanali (6 in meno) e fino a quella data, per la maggior parte dei casi, nessun tipo di assistenza. Questo a causa del fatto che il comune di Samarate non ha emesso il bando per individuare la cooperativa a cui verrà affidato il compito di assegnare gli educatori, in questo modo anche la gestione delle risorse che regione Lombardia concede sin dal primo giorno di scuola non potrà partire.
La situazione ha causato lo sconcerto dei commissari, dei genitori presenti (alcuni direttamente interessati) e della presidentessa dell’associazione “più di 21” di Cassano Magnago che rimarcando la necessità di avere un’assistenza ben superiore alle quattro ore settimanali (per alcuni casi sarebbe necessario il raddoppio) ha sottolineato l’inadeguatezza dimostrata dal nostro comune negli ultimi anni nella gestione di queste situazioni delicate costantemente monitorate dalle famiglie del nostro territorio facenti capo a questa associazione.
Dal canto nostro siamo furenti, ma non possiamo dire di essere delusi, le nostre amare aspettative su questa amministrazione e sulla sua scarsa attenzione ai casi di fragilità sono state, tristemente, soddisfatte.
Come al solito (d)istruzione, sociale e cultura sono i settori che vengono bistrattati, e, come al solito, non vi sono mai risposte o qualcuno che si assuma la responsabilità di quanto accade.
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