Olmo non c’è più, ma Guendalina ha trovato una nuova amica
L'anima gemella dell'oca famosa in tutto il paese è morta, ma una signora ha portato al lago una nuova "compagna" ed ora sono inseparabili

Articolo aggiornato alle ore 9 del 2 settembre (grazie a Ornella Rita Pandolfi per le precisazioni pubblicate in Oggi nel Varesotto):
Per dovere di cronaca: Guendalina è viva e vegeta, è Olmo che è morto in una notte di tempesta. Olmo non era un’anatra ma un’oca di razza diversa. Si sono fatti compagnia e si sono difesi dai cigni per tanti anni. Quando è morto Olmo, Guendalina era disperata e sola e per diversi mesi è stata inconsolabile, lo cercava ovunque disperatamente. L’unico umano che riusciva a consolarla era Giuliano. Lei è sempre stata una peperina. Solo recentemente le hanno affiancato un’altra oca, uguale a lei (non si conosce il sesso). È il secondo tentativo, perché vederla andare in giro da sola per Cerro, ti stringe il cuore. La prima oca l’ha fatta scappare. La seconda sembra, dico sembra, la stia accettando. Speriamo in bene, per sua gioia e nostra, che siamo suoi fans.
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Mettetevi comodi perché quella che stiamo per raccontarvi è davvero una bella favola, di quelle da narrare ai bambini la sera, prima di andare a dormire. Allora, ve la ricordate la storia della bella amicizia tra l’anatra e l’oca che vivevano a Cerro di Laveno? Giravano sempre in coppia e l’oca, Olmo o Gastone, così l’avevano battezzato gli abitanti di Laveno, difendeva a colpi di “starnazzamenti” e minacciose ali aperte la sua amica Guendalina.
Com’era nata quell’amicizia nessuno in realtà lo ha mai saputo, ma in paese erano abituati a vederle a spasso sempre insieme e per tutti erano l’esempio di un’amicizia vera e profonda. Ed ecco che cosa è accaduto: l’anatra è morta improvvisamente. Chi vive a Laveno racconta di aver sentito l’oca Guendalina piangere e disperarsi per alcuni giorni. Poi la disperazione si è trasformata in una sorta di “depressione”: l’oca non si faceva avvicinare da nessuno. «Tranne che da Parnisari, un ex corridore ciclista, e da me – racconta il fotografo Franco Aresi, autore, insieme a Daniela Casola, degli scatti che pubblichiamo – Non so per quale motivo ma non rifiutava mai un contatto con noi».
Poi la svolta. «Una settimana fa – racconta ancora Aresi – una signora ha deciso a malincuore di portare la sua oca, che teneva nel giardino, al lago. I vicini non sopportavano lo starnazzare dell’animale e così lei l’ha lasciata libera, al lago. Non è stato “amore”a prima vista: Guendalina era scettica e scontrosa. Piano piano, però, l’altra oca è riuscita a conquistarsi la sua fiducia ed ora sono sempre a passeggio insieme».
Gli amici non si “sostituiscono” ma i nuovi incontri possono riservare sorprese. Chissà se Olmo li guarda e sorride. A noi piace pensare di sì.
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