Medici e infermieri nel bosco dello spaccio, Gallera: “Un piano per il parco delle Groane”
Il piano di Gallera per porre un rimedio ad un problema sociale che sta assumendo proporzioni enormi. L'obiettivo è prevenire malattie e indirizzare verso le strutture che si occupano di dipendenze

«Esiste un mondo luminoso fuori dal tunnel della droga e le istituzioni hanno il dovere di lavorare insieme per renderlo possibile». Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, durante la presentazione del ‘Progetto Groane’ finalizzato a fornire una speranza e un percorso positivo di vita ai consumatori di sostanze stupefacenti che frequentano il vastissimo Parco brianzolo.
Il piano è coordinato dal Prefetto di Monza, Patrizia Palmisani, e prevede l’abbinamento fra l’azione repressiva e di sorveglianza del territorio e le attività socio-sanitarie ed educative coordinate da Regione Lombardia con l’ATS della Brianza, il supporto di Croce Rossa Italiana e gli operatori del privato sociale.
La presentazione arriva nel giorno della retata anti-spaccio dei Carabinieri di Rho a Lainate, altra zona del parco frequentata da spacciatori. Sedici gli arresti ordinati dalla Procura.
PRESIDIO MOBILE TRE POMERIGGI A SETTIMANA – “In questo primo periodo – ha spiegato Gallera – abbiamo previsto l’attivazione di un presidio mobile il martedì, mercoledì e venerdì dalle 14.00 alle 18.00 con la presenza di personale sanitario (soccorritori ed infermieri) e socio-educativo, sull’area comunale di Ceriano Laghetto”.
RAPIDA ATTIVAZIONE EMERGENZA/URGENZA – «Tra le attività` svolte – ha concluso Gallera – ci sarà quella di counseling e consegna informata di materiale sanitario ( siringhe e materiale sterile), la rapida attivazione dell’emergenza/urgenza in caso di necessità, piccoli interventi sanitari e medicazioni, orientamento ai Servizi territoriali che si occupano di dipendenze e di accoglienza».
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