Nessuna trasfusione per la bimba ma il tribunale è dovuto intervenire
In molti hanno messo in dubbio la veridicità della notizia dei genitori che hanno negato il consenso alla trasfusione per la loro figlia di 10 mesi. Qualche chiarimento
La notizia dei genitori della bimba di 10 mesi che si sono opposti alla possibilità di trasfusione durante un delicato intervento alla testa della piccola ha fatto il giro d’Italia suscitando pareri discordanti. In molti hanno addirittura messo in dubbio la veridicità di quanto riferito dalla stessa Azienda Socio Sanitaria Territoriale.
Nella vicenda è intervenuta anche la congregazione italiana dei Testimoni di Geova, religione alla quale appartengono i due genitori, i quali hanno messo in dubbio, in una nota inviata ai giornali, l’intervento del Tribunale dei Minori nella vicenda spiegando che la famiglia (siamo a mercoledì mattina) non avesse ancora ricevuto alcuna notifica del provvedimento e che la Procura non aveva ordinato alcuna trasfusione.
La conferma arriva nuovamente dall’Asst Ovest Milano che, contattata nuovamente nella mattinata di oggi, ha confermato tramite il proprio addetto stampa che l’intervento dei giudici c’è stato ed è stato richiesto dall’ospedale. Vero invece è il fatto che, alla fine, l’intervento è stato eseguito senza che vi fosse stata la necessità di utilizzare sangue trasfuso.
La ricostruzione fornita dall’Asst si rifà completamente al protocollo seguito dai medici che, prima di iniziare un intervento così delicato, devono chiedere ai genitori l’autorizzazione ad eseguire una serie di operazioni tra le quali l’uso di sangue trasfuso in caso di necessità. Di fronte al no categorico della coppia, però, non hanno potuto proseguire fino a quando non è arrivato l’ok del giudice che ha sospeso la potestà genitoriale solo per quanto riguarda le decisioni sulle cure da intraprendere per il bene della bambina che, a dispetto di quanto sostenuto dalla congregazione dei Testimoni di Geova, era in pericolo di vita.
Oggi la piccola sta meglio, l’operazione per ridurre la commozione cerebrale è andata a buon fine ma la prognosi resta riservata.
TAG ARTICOLO
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Albi.63 su A Pietro Broggi la borsa di studio della Famiglia Legnanese
Felice su Entro il 2025 Beko chiuderà gli stabilimenti di Comunanza e Siena. A Cassinetta taglierà i frigoriferi: 541 esuberi
malauros su Hanno 15 anni i tre ragazzini denunciati per il rogo all’azienda agricola di Voltorre
elenera su Ritrovato vivo ma ferito il malnatese disperso in Val Grande
elenera su "Non si potrebbe mettere questo cartello in mezzo alla rotonda di largo Flaiano a Varese?"
ccerfo su Don Marco Casale, neo-pastore di Gavirate: insieme è più bello
Anche se questa singola notizia non fosse vera (perché dubitare della professionalità della redazione di VareseNews?) sono stati riportati dalla cronaca decine di casi come questo nel passato, addirittura in qualche episodio il piccolo paziente è morto.
Io credo che queste persone non siano in grado di fare i genitori oltre che pensare che necessitino di una TSO d’obbligo.
La religione si conferma il volano preferenziale per estremismi che vanno oltre la ragione ed il buon senso. Povero bambino, che educazione che ti aspetta!