“Tolleranza zero per il degrado”: Zanzi detta l’agenda per piazza Repubblica
Il vicesindaco e assessore alla sicurezza ha dato il via alla crociata contro il degrado, in due mosse: prima con una riunione di assessori poi con una commissione sicurezza

Il vicesindaco e assessore alla sicurezza Daniele Zanzi ha dato il via alla crociata contro il degrado in piazza Repubblica.
E l’ha fatto in due mosse: innanzitutto, ha convocato una riunione tra assessori, a cui hanno partecipato, con lui, anche gli assessori Molinari, Perusin, Civati, Molinari.
Poi ha convocato una commissione sicurezza, per raccontare ai consiglieri cosa ha chiesto ai suoi colleghi: «Mi è sembrato giusto riunire i colleghi assessori per esporre quali sono i problemi di piazza Repubblica, problemi che mi coinvolgono, ma coinvolgono anche loro – ha spiegato Zanzi ai commissari – Sono convinto della teoria che “degrado chiama degrado”, so che questa piazza fra poco sarà oggetto di una grossa ristrutturazione, con il progetto di piazza Repubblica e della caserma Garibaldi, nella migliore delle ipotesi però questi cambiamenti ci saranno tra un anno. Ma da qui a ottobre 2020 io non sono piu disposto a tollerare il degrado di piazza Repubblica».
Zanzi spiega che i controlli nella piazza sono molti: «Sono almeno tre volte alla settimana». Le possibilità di gettare i rifiuti anche: «Ci sono 26 cestini portarifiuti, ma ogni mattina Aspem porta comunque via mezzo camion di bottiglie e lattine».
Il degrado, però, si nota anche in altri particolari: e cosi Zanzi ha deciso di fare la “lista della spesa” con i suoi colleghi assessori, cioè di tutto quello che deve essere fatto al più presto possibile: «eliminazione degli arbusti, sostituzione dei cestini, ripristino tappeti erbosi, aumento di turni di sfalcio delle aree verdi, cioè non piu una volta al mese ma ogni dieci giorni. Ripristinare le colonnine di accesso, sistemare lo sgrondo dell’acqua liberandolo dalle erbacce. Ripristinare i cubetti di pavè saltati, che di solito sono divelti dai mezzi pesanti che entrano in piazza Repubblica per gli eventi. E poi mettere in campo un percorso di integrazione per le persone che stazionano li».
Daniele Zanzi assicura di avere ottenuto l’impegno dagli assessori presenti di risolvere queste richieste in un mese «Ma se ciò non avverrà, io mi dissocio».
Sul significato della parola dissociazione non è stato però possibile avere spiegazioni: l’unica cosa certa, è che non significa che si dimetterà. Ma l’espressione è comunque forte nei confronti della giunta di cui fa parte, e suona come una specie di ultimatum.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Castegnatese ora Insu su Raid vandalico nella tensostruttura di Castronno: rubati i palloni e divelti gli estintori
Bruno Paolillo su Varese e la crisi del commercio: interviene anche Paolo Ambrosetti tra dati allarmanti e la replica del Comune
GrandeFratello su Arrivano i treni Varese-Milano Centrale. Ma solo per due giorni
Massimo Macchi su Tarip, le prime fatture fanno discutere. Coinger: "Una rivoluzione culturale"
PaGi su Si è ribaltato un altro grosso tir, traffico in tilt tra Somma Lombardo e Malpensa lungo la via Giusti
gokusayan123 su Si è ribaltato un altro grosso tir, traffico in tilt tra Somma Lombardo e Malpensa lungo la via Giusti
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.