A palazzo Verbania “Le ceramiche dei laghi”

L'obiettivo della mostra è di raccontare la gloriosa tradizione della ceramica del Varesotto

Avarie

 

L’intento in questa iniziativa culturale, nata dalla passione di Enrico Brugnoni e di Marco Dozzio e voluta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Luino, è quello di proporre una grande visione d’insieme di quel significativo mondo dell’arte ceramica nel Varesotto, tra i due laghi, il Maggiore e il Lago di Ghirla.
In questi due luoghi nacquero a partire dal primo Ottocento la manifattura di Ghirla e da metà Ottocento la Società Ceramica Italiana di Laveno. Questa esposizione intende proporre opere d’eccellenza di questa arte ceramica, forse ancora sconosciuta ai più, con una rappresentazione esclusiva delle opere prodotte dai più validi artisti operanti nelle due manifatture.

Saranno esposte per l’occasione alcune opere inedite e rare, con un complessivo di 43 opere per la manifattura di Ghirla e per la ceramica di Laveno.

La ceramica di Ghirla, nata in Valganna in un contesto rurale, ha saputo ben coniugare forme e decori che, fino alla metà del Novecento, sono stati la rappresentazione dell’identità del territorio, soprattutto nell’arte pittorica applicata, spesso riproducendo sulle varie forme ceramiche i luoghi o il frutto della produzione agricola locale. Dagli anni Venti la collaborazione con validi artisti (vedi Giuseppe Talamoni, Guerrino Brunelli, Ines Pella, Mario Figini, Gino Rosio, Angelo Campagnani, Carlo Ghisolfi e altri) diede un notevole impulso qualitativo con una produzione di oggetti d’arte e raffinati decori per un significativo successo di critica e commerciale. Opere ormai divenute rare, particolarmente ricercate da vari collezionisti ed esposte in questa rassegna.

Presso la Società Ceramica Italiana di Laveno (S.C.I.), invece, fin dagli inizi assistiamo a una produzione industriale che per decenni proporrà oggetti d’uso definiti all’epoca “le ceramiche buone”. Dal primo Novecento spiccano i successi per le forme proposte da Giorgio Spertini e di Piero Portaluppi. In seguito, il merito per il successo della S.C.I. è da ascrivere principalmente a Luciano Scotti (direttore generale della fabbrica) per le innovazioni tecnologiche e per aver assunto un giovane architetto, Guido Andlovitz che, nel volgere di pochi anni e con un continuo rinnovamento stilistico, ottenne un significativo successo commerciale. Di grande rilievo la collaborazione con il maestro Angelo Biancini dalla fine degli anni Trenta: vennero proposte importanti figure scultoree, alto e bassorilievi, che unitamente alle forme architettoniche di Andlovitz completarono un ricco catalogo. Dal secondo dopoguerra la figura di Antonia Campi ed il suo concetto “informale”, la linea “free”, divenne per molti anni il riferimento nell’arte ceramica anche oltre i confini nazionali. Le opere esposte completano un lungo periodo storico, dal floreale, all’art déco all’informale.

Nelle sale espositive, al fine di meglio conoscere la storia delle manifatture, gli artisti e le opere prodotte, sono presenti testi esplicativi di approfondimento.

L’esposizione, importante frutto di collaborazione tra il pubblico ed il privato, unitamente ad entusiasti appassionati, studiosi e collezionisti, rinnova ulteriormente l’interesse per l’opera d’arte ceramica locale prodotta sulle nostre sponde e nelle nostre valli, affermando la validità dei movimenti artistici che caratterizzano il territorio varesino.

Un particolare ringraziamento deve essere rivolto alle associazioni Amici della Badia di San Gemolo in Ganna per il Museo Ceramica di Ghirla ed agli Amici del Museo della Ceramica di Laveno in Cerro – MIDEC – per il loro contributo culturale e la fattiva partecipazione.

Nel corso della rassegna sono previste tre visite guidate per approfondire, assieme ai curatori, la storia delle ceramiche nel varesotto:- sabato 12 ottobre ore 16.00;- sabato 26 ottobre ore 16.00;- sabato 9 novembre ore 16.00. Si prega di contattare il numero riportato per prenotare la visita.

Per il ciclo Arte&Territorio
Le ceramiche dei laghi. Ghirla e Laveno. 1900-1955

Inaugurazione: venerdì 4 ottobre ore 18.00
Fino al 14 novembre
a cura di Enrico Brugnoni e di Marco Dozzio

Orari di apertura
MAR dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18
MER dalle 10 alle 15
GIO dalle 15 alle 18
VEN dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18
SAB dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18
DOM dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18
Chiusura il lunedì
Info Tel. 0332.530019

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Pubblicato il 26 Settembre 2019
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