“I passi della vita”, a Venezia il corto del varesino Simone Pazienza
Ripercorre l’esperienza di 45 ragazzi disabili assunti come baristi, camerieri e apprendisti in 17 stabilimenti della costa adriatica

Una vacanza-lavoro che si trasforma in occasione di formazione, inclusione e riscatto. Questa è la storia raccontata all’interno de “I passi della vita”, cortometraggio presentato in anteprima il 31 agosto 2019 alla 76esima Mostra del cinema di Venezia. Prodotto da Marco Gandini e diretto dal regista varesino Simone Pazienza, il filmato raccoglie 20 minuti di immagini che ripercorrono l’esperienza di 45 ragazzi disabili assunti come baristi, camerieri e apprendisti in 17 stabilimenti della costa adriatica.
Per chi è affetto da disabilità la strada per entrare nel mondo del lavoro è in salita e piena di difficoltà. Per questo motivo regione Veneto ha lanciato il progetto “Turismo inclusivo e sociale nelle spiagge venete”. Nato con l’obiettivo di rendere il litorale più accessibile per chi ha difficoltà motorie, questa iniziativa nel 2019 ha permesso a 45 ragazzi di trascorrere un periodo di lavoro della durata di due mesi in 17 stabilimenti affacciati sulla costa adriatica.
«Realizzare questo cortometraggio è stato magnifico e commovente – ha raccontato Simone Pazienza, regista de “I passi della vita” -. Durante la settimana di riprese abbiamo conosciuto i ragazzi e ci siamo fatti raccontare le loro esperienze. Spesso i disabili vengono definiti diversi rispetto alla gente “normale”. Ci siamo invece accorti che in realtà tutti noi abbiamo dei problemi da affrontare, ma questi ragazzi sanno dedicarsi al lavoro con moltissima dedizione e possiedono una sensibilità e un tatto difficili da trovare in altre persone».
«Alcuni ragazzi – ha aggiunto il regista – hanno raccontato di essersi imbattuti in delle difficoltà. È capitato infatti di avere a che fare con clienti poco pazienti, ma si tratta di problemi che prima o poi tutti i lavoratori devono affrontare e i colleghi si sono sempre dimostrati molto disponibili e pronti a sostenere e a consigliare. In generale questi due mesi sono stati un’esperienza bellissima per tutti i ragazzi».
Il cortometraggio racconta i vari momenti del progetto attraverso dieci piccoli capitoli: l’introduzione, la partenza, inizio del cammino, il lavoro nobilita l’uomo, il coraggio di aiutare, sentirsi utili rende felici, chi trova un amico…, lavoro e piacere, e arrivederci. L’ultimo capitolo è intitolato “Arrivederci” e non “addio” proprio perché molti ragazzi che hanno partecipato all’iniziativa hanno ricevuto offerte di lavoro dai titolari degli stabilimenti nei quali erano stati inseriti.
L’anteprima del cortometraggio si è tenuta nello spazio riservato alla regione Veneto dell’hotel Excelsior di Venezia. Alla proiezione sono stati invitati tutti i 45 ragazzi disabili assieme agli assessori regionali Manuela Lanzarin (Sanità e sociale), Federico Caner (Turismo) e Cristiano Corazzari (Cultura). Hanno partecipato anche i vertici delle tre aziende sanitarie del litorale con i direttori generali Carlo Bramezza (Ulss 4 Veneto Orientale, capofila del progetto) e Antonio Compostella (Ulss 5 Polesana) e il direttore dei servizi Sociosanitari Gianfranco Pozzobon (Ulss 3 Serenissima). I rappresentanti delle istituzioni hanno fatto sapere che intendono portare “I passi della vita” in tutte le scuole della regione, per far conoscere questa realtà anche ai più giovani.
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