Trova le bombe in cantina e le porta ai carabinieri

Un comportamento pericoloso di una donna che poteva avere ben altre conseguenza. Cosa fare quando si trovano ordigni inesplosi

Avarie

Oramai erano “inerti“: non potevano esplodere. Eppure quei cilindri metallici trovati a casa del padre potevano costare molto caro a una donna di Castiglione Olona che ieri, domenica, ha pensato bene di rimuoverli e portarli ai carabinieri, convinta che fossero bombe inesplose. Un comportamento da non seguire.

Ma veniamo ai fatti: mentre faceva ordine nell’abitazione del padre, una donna di Castiglione Olona ha rinvenuto due oggetti che ha ritenuto potessero essere ordigni bellici, presumibilmente risalenti alla Seconda Guerra Mondiale.

Incautamente la donna ha raccolto i due ordigni e li ha portati ai carabinieri della Stazione di Castiglione Olona, senza rendersi conto del grave rischio al quale andava incontro se, contrariamente a quanto accertato dai carabinieri artificieri del Comando Provinciale di Milano, immediatamente attivati dai militari di Castiglione Olona e prontamente intervenuti per la messa in sicurezza e la distruzione dei manufatti (fatti brillare in area idonea), gli stessi non fossero stati inerti.

È ancora molto frequente che cittadini si trovino davanti a residuati bellici di vario genere – dicno i carabinieri – : dal munizionamento alle bombe o addirittura a mine o pezzi di artiglieria.
In caso di rinvenimento di oggetti di questo genere, anche se si ha certezza che si possa trattare di manufatti inerti, è sempre necessario informare le forze di polizia del territorio.

Il recupero di tale materiale potrebbe risultare pericoloso se non effettuato da personale altamente qualificato. Esistono, a solo titolo di esempio, proiettili di grosso calibro di fabbricazione austriaca della prima metà del secolo scorso, che pur privi di carica nel fondello e con il bossolo completamente scarico di polvere da sparo, hanno del materiale altamente esplodente sulla punta dell’ogiva.

In tal caso si immagina di maneggiare munizionamento assolutamente inoffensivo perché costituito di solo metallo che in realtà contiene ancora esplosivo celato nell’incamiciatura della punta.

COSA FARE
La procedura corretta da attuare in caso di rinvenimento di ordigni o munizionamento di qualsiasi natura o epoca di fabbricazione, quindi, è la seguente:
– informare immediatamente le forze di polizia presenti sul territorio tramite 112 o
recandosi direttamente presso un comando,
– evitare di rimuovere ogni tipo di oggetto che circonda il manufatto sospetto,
– circoscrivere l’area in attesa dell’intervento di una pattuglia delle forze di polizia,
– allontanarsi dalla zona interessata evitando che curiosi o altre persone si avvicinino.
In ogni caso, l’importante è non prelevare o maneggiare il materiale.
L’intervento della pattuglia sarà tempestivo anche in orari notturni.

Si aggiunge che la semplice detenzione di armi e munizionamento da guerra, a prescindere dall’origine, qualora non giustificato è reato.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Settembre 2019
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