“Vicini ad Alessia fin dal primo momento, felici che tutto sia risolto”
Giuseppe Pirola, presidente della Uyba Volley, ed Enzo Barbaro, dg del club, parlano del caso di stalking che ha riguardato la palleggiatrice Orro. «Da giorni in allerta, abbiamo fatto quadrato intorno a lei»

La vicenda di stalking che ha coinvolto, suo malgrado, la pallavolista della Nazionale Alessia Orro ha scosso tutto l’ambiente legato alla UYBA Volley, la società di Busto Arsizio di cui la 21enne palleggiatrice sarda è uno dei punti di forza. Nonostante lo stupore e i timori legati alla vicenda però, le persone che compongono il club biancorosso si sono attivate per proteggere il più possibile la giocatrice dal molestatore seriale, un uomo della provincia di Novara arrestato a Malpensa (ieri, lunedì 23 settembre) dagli uomini della Polizia di Stato del commissariato di Busto.
Sull’argomento è intervenuto con una nota ufficiale anche Giuseppe Pirola, presidente della UYBA e principale sponsor della squadra con il marchio Unet. «Sono molto sollevato e felice che che questa triste vicenda si sia risolta in maniera positiva – ha detto il numero uno del club di viale Gabardi – Abbiamo vissuto le ultime settimane sempre in allerta, ma facendo quadrato attorno ad Alessia Orro, trasmettendole il più possibile un senso di protezione e di sicurezza». (in alto: Orro e Pirola nel giorno del rinnovo di contratto della giocatrice – foto Volleybusto.com)
«Sentiamo spesso parlare di episodi di stalking – ha aggiunto Pirola – ma viverli sulla propria pelle è decisamente diverso: dico grazie allo staff della nostra società, che si è prodigato per mettere la ragazza sempre nelle migliori condizioni per continuare a svolgere il suo lavoro, alla Polizia di Stato e in particolare al Commissariato di Busto Arsizio, che è intervenuto tempestivamente. Dico grazie soprattutto ad Alessia per la sua forza e il suo coraggio. La pallavolo e lo sport sono portatrici di messaggi positivi, mi auguro dunque di non dover più parlare in futuro di episodi così avvilenti».
Sulla stessa linea d’onda anche il direttore generale della squadra, Enzo Barbaro, contattato dal nostro giornale. «Ci siamo trovati nel mezzo di una situazione spiacevole, ma fin da subito abbiamo cercato di affiancare Alessia e di accompagnarla sulla strada più giusta, quella cioè di rivolgersi alle forze dell’ordine. L’abbiamo seguita nelle varie testimonianze e abbiamo cercato di evitare ogni contatto con lo stalker, nonostante quest’ultimo si presentasse con costanza ad allenamenti e partite compresa quella di Olbia». Riguardo l’abbonamento di tipo “VIP” in possesso del 53enne Angelo Persico, il dirigente bustocco spiega: «Purtroppo l’acquisto è stato effettuato prima che la vicenda degenerasse e diventasse pericolosa, altrimenti non lo avremmo concesso. Da quando però la situazione si è fatta pesante abbiamo fatto di tutto per impedire allo stalker di arrivare ad Alessia».
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