Whirlpool convoca i sindacati, ma non al ministero

Le organizzazioni sindacali chiedono al nuovo governo di non defilarsi e ripristinare il tavolo ministeriale

Trattativa Whirlpool Mise

Whirlpool Emea ha convocato i sindacati metalmeccanici nelle persone dei segretari nazionali Alessandra Damiani (Fim), Barbara Tibaldi (Fiom), Gianluca Ficco (Uilm) , Antonio Spera (Ugl) e i rappresentanti del Mise, Regione Campania, Comune di Napoli e Confindustria Napoli per il 16 settembre per discutere del destino dello stabilimento di Napoli e dei suoi 410 dipendenti, ma non al ministero dello Sviluppo economico. (foto, la trattativa al Mise nel mese di luglio)

L’ultimo incontro al Mise, quando ministro era ancora Luigi Di Maio, si era tenuto il primo agosto scorso, con l’impegno di rivedersi per il 6 settembre. A causa della crisi politica e la nomina del nuovo governo, la convocazione del tavolo ministeriale è stata fatta slittare e così la multinazionale americana ha pensato bene di anticipare tutti comunicando che la riunione si farà lunedì 16 settembre alle 10 e 30 presso il Centro congressi Cavour di Roma.

Una mossa, quella di Whirlpool, che non è piaciuta a Fiom, Fim e Uilm che avevano già sollecitato una convocazione al Mise. «Siamo convinti – scrivono le organizzazioni sindacali – che il tavolo dovrebbe restare istituzionale e che il Governo non possa defilarsi da questa importante e delicata vertenza».

Il sindacato chiede dunque al ministero di continuare a fare da garante a questo delicato accordo, così come era accaduto nel 2018.

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Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 05 Settembre 2019
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