Barcellona in rivolta, salta il trapianto per un varesino
L’uomo, 45 anni, a Padova dallo scorso 8 ottobre per ricevere un rene compatibile: tutto fermo per i disordini. «Sto contando le ore e non finisco di sperare»

Le sale operatorie erano pronte per il trapianto «crossover» di reni fra vivi: la moglie di un donatore malato del Varesotto avrebbe donato a beneficio di un paziente spagnolo e dalla Spagna sarebbe arrivato un organo per il marito.
La tecnologia, la scienza soprattutto, lo permettono.
Ma l’operazione è sfumata per via dei disordini in Catalogna: barricate a Barcellona, aeroporto non agibile, tumulti.
Così l’uomo, 45 anni di Ispra, in dialisi da 2 in attesa dell’operazione, è bloccato a letto nella clinica universitaria dell’ospedale di Padova.
Contatta la redazione di Varesenews e spiega: «Spero che la situazione si sblocchi, sono momenti difficili, di grande speranza e vedersi sfumare un’occasione del genere è davvero dura».
Una speranza che i medici dell’ospedale padovano sono sicuri che non spegnerà: l’operazione verrà solo posticipata.
In questi casi è possibile richiedere un volo di Stato, ma il punto è che tutta la procedura deve venir coordinata nei minimi dettagli: un rene trapiantato è soggetto a ischemie nel momento in cui non vengono mantenuti i tempi prestabiliti, rischiando così di compromettere una prassi – quella appunto del trapianto crossover – che rappresenta uno degli elementi che per queste patologie assicurano la condizione ottimali di riuscita.
E i disordini un un paese, che compromettono trasporti e sicurezza, non garantiscono la buona riuscita della delicata procedura.
L’operazione doveva venir eseguita il 15 ottobre e il varesino era arrivato in ospedale l’8 per una serie di analisi preventive rispetto al suo quadro clinico: «Ora aspetto, sto contando le ore, e mi auguro che tutto vada a buon fine».
I medici padovani in questi giorni stanno vicini in maniera particolare al paziente varesino, rincurandolo e sostenendolo in ore difficili.
Padova è il centro che di gran lunga esegue il più alto numero di trapianti da vivente all’anno, almeno 50, pratica che garantisce l’opportunità migliore per i pazienti.
E sempre a Padova è stato inoltre messo a punto programma unico al mondo pubblicato anche su riviste scientifiche proprio relativo ai trapianti crossover, progetto divenuto ora di portata nazionale: una speranza per le oltre 7 mila persone in attesa di trapianto di rene nel nostro paese.
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