Belluschi e Curti sono ancora i più forti tra i “Sette Campanili”
Bis dei due campioni in carica nella 105a edizione del "Cross Country" disputato con partenza e arrivo a Cavaria. Ben 1.141 gli iscritti sui vari percorsi
L’edizione numero 105 della gara podistica più longeva tra quelle che si disputano nel Varesotto – il Cross Country dei Sette Campanili, terz’ultimo appuntamento con il “Piede d’Oro” – ha visto il successo dei due atleti che avevano già conquistato l’edizione 2018: la gara assoluta è andata a Michele Belluschi mentre la classifica femminile ha visto il successo di Cecilia Curti.
Belluschi, 27enne che ha corso da “singolo” (senza affiliazione a gruppi) e che ha vinto anche nel 2016, ha coperto il percorso di 16 chilometri in 53’21” (50″ meglio rispetto a un anno fa) distanziando di una quarantina di secondi Mehdi El Maamari della Fulgor Prato (in gara con la formula del chip di giornata che consente di fare classifica anche ai non iscritti al Piede d’Oro) e di poco più di un minuto Matteo Borgnolo della Pro Sesto Atletica. Altri due “chip di giornata” a completare la top 5 maschile: Giulio Palummieri (Cus Pro Patria) e Luca Filipas (Cardatletica) che hanno preceduto nell’ordine Pisani, Brambilla, Ponti, Proserpio e Bollini.
Tra le donne, come detto, ha primeggiato la portacolori del Cus Insubria Cecilia Curti, capace di chiudere la prova in 1h05’56” (anche per lei un lieve miglioramento rispetto al 2018) e di piazzarsi al 42° posto assoluto. Tre posizioni più indietro ha invece concluso la seconda classificata, Rosanna Urso (Arcisate) a poco più di un minuto dalla vincitrice. Più ampio invece il divario con la terza arrivata, Nicole Caironi (OSG Guanzate) che ha vinto di misura il duello per il bronzo con Nadia Guffanti (PM Bovisio Masciago) e Sofia Barbetta (Valbossa), distanziate rispettivamente di 5″ e 14″ dal podio.
La storica prova dei Sette Campanili ha avuto partenza e arrivo a Cavaria grazie all’organizzazione del locale “Centro della Gioventù” e percorso disegnato tra diversi comuni e frazioni, con le “scalette” di Santo Stefano e Orago a rendere più difficile e selettivo il tracciato “lungo”; ben 1.141 gli iscritti alle diverse prove (oltre alla distanza principale c’erano il “corto”, il “minigiro” per bambini e il nordic walking). Ora al termine del Piede d’Oro mancano solo due gare: la “Stracascine” di domenica 20 ad Albizzate e la “Marciando per la Vita” di domenica 27 a Varese.
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