Caso Sereni Orizzonti: la casa di riposo a Samarate si farà
Almeno, amministrazione e maggioranza garantiscono che si farà. Il caso dell'azienda friulana indagata per truffa al servizio sanitario finisce nel consiglio comunale di Samarate

«La casa di riposo di via Galada va avanti». A comunicarlo al consiglio comunale di Samarate (lunedì 28 ottobre) è l’assessore all’Urbanistica Luciano Pozzi qualche giorno dopo la vicenda dell’azienda di Udine Sereni Orizzonti.
Lo scorso 24 ottobre, infatti, la Guardia di Finanza, di concerto con la procura di Udine, ha arrestato i vertici di Sereni Orizzonti, che aveva acquisito tramite un bando l’area comunale di via Galada per un arco di tempo quadriennale per realizzare una casa di riposo per anziani. L’ipotesi di reato è truffa ai danni del servizio sanitario.
«Ricevuta la notizia, ci siamo preoccupati non poco – ha continuato l’assessore – perché bisogna darle una certa attenzione. Nel futuro immediato, però, si può fare poco se non aspettare e dobbiamo aspettare ancora». Pozzi ha poi comunicato di aver contattato in giornata l’architetto progettista della casa di riposo, che «ha detto che allo stato attuale non c’è nessun rallentamento, nessuna notizia particolarmente negativa sull’andamento dell’attività degli sviluppi di case e sulla progettazione». Circa le tempistiche, verso fine novembre dovrebbe venire richiesto il permesso di costruire e «lì avremo la conferma se il progetto andrà avanti o no».
Dai banchi della minoranza, il consigliere di “Samarate città viva” Paolo Bossi è intervenuto presentando a nomi di tutti i gruppi (“Progetto democratico”, “Samarate città viva”, Forza Italia e Movimento 5 stelle): il loro auspicio, confidando a pieno diritto nei poteri della magistratura, è che venga fatta luce nella vicenda della società di Udine.
«Serve un sollecito forte al fine di portare i delegati di Sereni Orizzonti a Samarate. La loro presenza è fondamentale per fugare dubbi e farsi conoscere; non siamo per il giustizionalismo sommario, ma abbiamo piena fiducia nella magistratura», ha continuato Bossi. Ai fini di «valorizzare il consiglio comunale che esprima piena fiducia nell’operato della magistratura perché si conoscano le realtà dei fatti. Inoltre, chiediamo al sindaco di tutelare in questo modo la città di Samarate».
Bossi ha poi chiesto all’assessore Nicoletta Alampi, a nome delle minoranze, la convocazione di una commissione servizi sociali per parlare della questione, con l’invito di un rappresentante della società Sereni orizzonti per parlare con i commissari. Enrico Puricelli, dalla sua, ha espresso la sua piena approvazione della mozione delle opposizioni. Anche la maggioranza (Lega e “Enrico Puricelli per Samarate”) ha votato a favore: «Non ci siamo mai sottratti al confronto», il commento di Leonardo Tarantino.
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