Chef Garzillo al ristorante Postporta
L'allievo di Gualtiero Marchesi ritorna nella sua amata provincia. Lo storico locale nel cuore della città sarà il suo nuovo quartier generale
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Non c’è proprio niente da fare. Lo chef Alessandro Garzillo non riesce a stare lontano dalla sua terra. L’allievo di Gualterio Marchesi ha infatti da poco firmato un contratto con il ristorante Postporta, un locale storico, con annessa enoteca, situato nel cuore di Gallarate. Una scelta in linea con la sensibilità di Garzillo, amante della tradizione in cucina, che potrà così far gustare i suoi piatti in una sala che fu già magione dei Conti Borromeo.
La storia di questo chef è molto interessante. Dopo aver lavorato nelle cucine più importanti al mondo e con i migliori chef sulla piazza, tra cui Carlo Cracco, Andrea Berton, Paola Budel e Ernst Knam, solo per citarne alcuni, Garzillo è sempre ritornato in provincia di Varese. «Amo questa terra – dice lo chef – e amo reinterpretare la tradizione dei suoi piatti. Inoltre, mi sento in dovere di aiutare le nuove leve che vogliono fare questo meraviglioso mestiere trasferendo quella conoscenza che ho imparato lavorando insieme ai grandi».
Se c’è una cosa che contraddistingue Garzillo è la sua grande volontà di aprire il mondo della cucina – oggi molto spettacolarizzato ma in realtà poco incline a farsi conoscere – alle persone normali, coinvolgendo al contempo istituzioni, scuole professionali e imprese del settore. Un esempio è l‘Accademia del gusto progetto che vuole far scoprire l’universo che ruota intorno al settore della ristorazione. Il ristorante PostPorta sarà dunque il nuovo quartier generale dove lo chef potrà approfondire tecniche nuove insieme ad amici chef stellati e proporre i piatti della tradizione rivisitati.
A proposito di stelle, la vita di questo artista della cucina potrebbe essere la sceneggiatura di un film. Nel 2008 riceve la comunicazione della Guida Michelin che è stato selezionato tra i nuovi chef stellati, ma quella stella non avrà mai un cielo dove brillare, perché nel frattempo il suo ristorante di Ternate aveva già chiuso i battenti. «Non sono qui per conquistare una stella Michelin – conclude Garzillo – ma per far riscoprire alle persone il tema della buona cucina».
La seconda volta di chef Garzillo. E Bodio diventa capitale dell’alta cucina
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