Coinger, non passa la proposta dei nove comuni “ribelli”
Gli amministratori avevano portato in assemblea un ordine del giorno per la revisione del progetto di tariffa puntuale. Tutto rimandato all'approvazione attesa per la prossima seduta
È stata un‘assemblea lunghissima che ha ampiamente superato la mezzanotte quella che giovedì sera ha coinvolto i 25 rappresentanti delle amministrazioni comunali che compongono Coinger, la società che gestisce i rifiuti di più di 100mila abitanti nel Varesotto.
Il motivo è stato un ordine del giorno in particolare che ha rischiato per un momento di diventare la resa dei conti sul progetto più ambizioso tra quelli che la società sta cercando di attuare per il futuro della raccolta rifiuti: la tariffa puntuale di bacino.
A chiedere un ravvedimento dell’impostazione intrapresa dalla società sono stati gli amministratori di 9 dei 25 comuni che compongono l’assemblea: ovvero i rappresentanti di Cavaria con Premezzo, Oggiona Santo Stefano, Azzate, Albizzate, Brunello, Buguggiate, Carnago, Mornago e Bodio Lomnago.
La proposta che hanno portato in assemblea, e che poteva far saltare il percorso sin qui costruito da Coinger, era sì quello di avviare la tariffa puntuale ma non di bacino e non su tutta la raccolta.
In sostanza i nove comuni chiedevano di avviare il percorso per la tariffa puntuale (ovvero la misurazione dei rifiuti affinché ogni cittadino paghi in base a quelli effettivamente prodotti) ma lasciando in carico a ciascuno comune il piano finanziario e partendo con la misurazione del solo sacco viola, rimandando a un secondo momento la tariffazione puntuale delle frazioni differenziate dei rifiuti.
Al termine della lunga serata, arrivata la conta dei voti, la proposta non è passata ma i numeri lasciano un campo piuttosto incerto e accedono ancora di più l’attenzione sui prossimi passaggi.
Il voto ha visto da un lato i nove comuni fermi al 35,70% dei voti favorevoli contro un 49.80% di contrari e tre comuni (14.40% dei voti) a fare da perno con la loro astensione (Gazzada Schianno, Daverio e Vedano Olona).
La prova del nove resterà dunque, come previsto inizialmente, il voto del progetto fissato per la prossima assemblea che non sarà più il 10 ottobre perché è stata rinviata in attesa che il progetto venga portato in tutti i consigli comunali.
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