Gorla Minore si ferma per parlare di sicurezza dopo l’incidente alla Orsa
Dopo il tragico episodio avvenuto a settembre, l’Amministrazione comunale di Gorla Minore ha deciso di organizzare per il 30 ottobre una serata sulla sicurezza
Vengono chiamate ‘morti bianche’ e, ogni volta che avvengono, determinano il fallimento del sistema: del sistema stato, delle aziende, dei lavoratori. I morti sul lavoro, nel 2019, continuano ad esserci e, invece di diminuire, spesso aumentano la loro frequenza.
Lo hanno denunciato recentemente i sindacati a seguito di alcuni tragici fatti di cronaca verificatisi proprio a Gorla Minore (in cui ha perso la vita un operaio) e Vergiate: “Al 30 settembre erano 58 i lavoratori vittime di incidenti sul lavoro in Lombardia, più che raddoppiati rispetto allo scorso anno” hanno dichiarato.
Per riflettere su questo importante tema, l’Amministrazione comunale gorlese ha deciso di organizzare una serata di approfondimento e studio, dal titolo ‘La cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro: valore aggiunto per aziende e lavoratori’.
La serata si snoderà con un confronto fra Gabriele Zeppa (Responsabile Area Sicurezza Univa), Ivano Ventimiglia (Dipartimento Ambiente, Salute e Sicurezza Cgil Varese), Pierangelo Reguzzoni
(Responsabile Scuola Professionale Edile Cpt Prevenzione Infortuni della provincia di Varese) e Duccio Calderini (Responsabile Uoc Psal Ats Insubria): una tavolta rotonda fra esperti che affronteranno la tematica da punti di vista differenti.
«Mi sembrava giusto fare qualcosa – commenta il sindaco Vittorio Landoni – purtroppo in tutto il Paese, nella nostra provincia e anche recentemente qua a Gorla Minore continuano ad accadere questi tragici fatti, che costano delle vite. L’idea è quella di metterci insieme a ragionare su una cultura diversa, riflettendo sull’approccio alle macchine, alle prassi e al modo di lavorare, che non dimentichi la sicurezza dei dipendenti.
Questa attenzione deve partire dal datore di lavoro, ma deve riguardare anche il singolo lavoratore, chiamato a porre l’attenzione necessaria ai rischi correlati alla propria attività: occorre cambiare mentalità, perché c’è troppa leggerezza nella percezione del rischio. La legge, in questo senso, coinvolge tutti: la norma 626 prima, la legge 81 del 2008 dopo, evidenziano la necessità di mettere intorno a un tavolo tutti gli attori del mondo del lavoro, per progettare insieme cos’è meglio fare, sia con interventi sulle macchine, che con prassi idonee a tutelare i lavoratori».
Da parte dell’Amministrazione, la volontà di coinvolgere le aziende del territorio: «Ho inviato comunicazione dell’evento del 30 ottobre alle ditte gorlesi, soprattutto a quelle più grandi di via Colombo – sottolinea Landoni – e ho chiesto di dare ai lavoratori massima visibilità alla serata. Speriamo che la partecipazione sia numerosa».
L’invito a riflettere sulla rilevanza di queste tematiche viene anche da Mauro Elzi, presidente dell’associazione ‘Gorla che lavora’: «Per esperienza personale (Elzi fu vittima di un serio incidente sul lavoro nel 2013, ndr ), so bene quanto sia importante osservare le normative sulla sicurezza. A volte, per non ‘perdere’ cinque minuti nel rispettare una misura cautelativa, si rischia di farsi male seriamente, o anche soltanto di infortunarsi e doversi assentare dal lavoro”. Elzi punta il dito anche sui costi alti dei corsi sulla sicurezza: “Purtroppo la formazione comporta dei costi onerosi che gravano sulle aziende: i corsi dovrebbero essere seguiti da tutti, con la massima attenzione: si dovrebbe lavorare quindi per agevolarne la fruibilità».
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