Italia Viva, le prime reazioni dal consiglio comunale
Cosa ne pensano i colleghi in consiglio comunale del nuovo gruppo Italia Viva in consiglio comunale? Ecco alcune risposte
Cambiano i gruppi consigliari, cambiano i numeri della maggioranza, non cambiano i volti in consiglio. Forse cambiano gli equilibri, o forse no. Ma cosa ne pensano i colleghi in consiglio comunale del nuovo gruppo Italia Viva in consiglio comunale, formato dal consigliere della Lega Civica Stefano Malerba, del consigliere della lista Galimberti Agostino De Troia e del consigliere del PD Giuseppe Pullara?
Per il PD, è senza dubbio una buona notizia: «Nelle sfide che ci attendono nel prossimo futuro allargare il dialogo a nuovi soggetti non può che essere un elemento positivo – commenta il capogruppo PD Luca Conte – In un comune come Varese vuole dire maggiore rappresentanza di fasce sempre più estese di cittadini. Con una regia forte del PD, insieme a tutti i soggetti nuovi che si affacciano sulla scena politica e alle forze civiche, potremo ottenere ottimi risultati. Il quadro politico come spesso accade muta ma in questo la forza del PD è quella di essere elemento di aggregazione e unione. Per questo i nuovi soggetti politici che si stanno presentando potranno essere un punto di forza in più con cui il Pd dialogherà per portare avanti le azioni concrete che servono alla nostra città. Vediamo all’orizzonte dunque un consiglio comunale sempre più forte capace di rappresentare sempre più cittadini».
Più sfumato l’augurio di Maria Paola Cocchiere, fino a ieri collega di Agostino de Troia nella Lista Galimberti: «Sono contenta per il capogruppo Pullara, che stimo e sono sicura farà un ottimo lavoro – Ha commentato – Io invece rimarrò nella lista Galimberti perchè è un impegno che ho preso fin dall’inizio, e intendo onorarlo».
Ma non tutti hanno lo stesso atteggiamento, anche nella stessa maggioranza, di cui il gruppo aspira a fare parte: «Innanzitutto vorrei esprimere la mia più grande ammirazione per chi ha messo in piedi la Lista Galimberti – è il commento di Enzo Laforgia, consigliere di Progetto Concittadino – È sicuramente la migliore rappresentazione di questa nostra società liquida e mobile. In questi pochi anni abbiamo assistito ad un vero traffico di consiglieri che vanno e vengono, incamminandosi verso le direzioni politiche più diverse. Poi, ne approfitto per fare un grande in bocca al lupo a questa nuova formazione, non nata come risposta ad un bisogno diffuso né costituitasi dal basso, ma materializzatasi a seguito di una manovra parlamentare. Non posso dire se sia di centro-centro, di centrosinistra, di centro-sinistra o di centro. Non l’ho capito bene. Ho provato a cercare informazioni in giro, ma di un programma non ho trovato traccia. Colpa mia. Sono ancora troppo radicato nel Novecento e penso che quelli che una volta si chiamavano corpi intermedi debbano sorgere da istanze e bisogni reali. E non da tatticismi. Auguri».
Ancora più articolato il commento di Elena Baratelli, rappresentante della lista Civica Varese 2.0.: «Abbiamo molte perplessità – spiega a nome della lista- beninteso esiste la libertà di scelta individuale, ma gli equilibri iniziali erano espressione della volontà degli elettori varesini e come tale non mi sembra più rispettata. Non capisco inoltre che ruolo avrà il consigliere Malerba che solo pochi giorni fa in commissione urbanistica si faceva portavoce della minoranza ed ora entra per direttissima in maggioranza».
Baratelli segnala anche una “anomalia” da sanare: «Malerba era stato eletto Presidente del Consiglio in rappresentanza delle minoranze e quindi anche questo ruolo andrebbe ridiscusso. Alla fine il risultato è di disorientare gli elettori; si crea confusione e sfiducia nella politica».
Ugualmente ironico ma molto più sintetico il commento Marco Pinti, Lega che ha commentato così il nuovo gruppo: «Una buona notizia per la biodiversità. Felicitazioni dal WWF».
Paolo Orrigoni, leader della lista Orrigoni, è addirittura telegrafico, definendosi semplicemente «Perplesso». Perentorio invece è il commento del consigliere di Forza Italia Domenico Esposito sull’argomento: «Per me chi cambia partito in corsa, tradisce chi gli ha dato il voto nel 2016»
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