La Lega al circolo di Bizzozero per “riprendersi Varese”
Circolo di Bizzozero strapieno e decine di persone - in arrivo un po' da tutta la provincia - rimaste fuori per il primo incontro pubblico “elettorale” della Lega

Piene le sedie, pieni i muri di gente appoggiata, piene persino le finestre di persone che guardavano, da fuori, ciò che stava succedendo dentro.
Il colpo d’occhio, al circolo di Bizzozero, era imponente, per la prima “chiamata alle armi” della Lega varesina dopo il suo spostamento dal governo all’opposizione del Paese.

E non importa che la sala fosse piccola e sottodimensionata (Aveva meno di 100 sedie, il che porta ad un massimo di 200-250 persone presenti): l’energia, tra gli attivisti presenti, era palpabile: quella di chi sta per (ri)cominciare una battaglia.
«L’uscita dal governo ha avuto un effetto tonificante per la Lega, a vedervi…» ha commentato Giancarlo Giorgetti, uno dei tre relatori al tavolo, insieme al deputato Matteo Bianchi e al presidente della regione Lombardia Attilio Fontana.

Quello che era negli inviti, “semplicemente” un incontro pubblico con i tre alti rappresentanti delle istituzioni – tra l’altro organizzzato nel suggestivo ma piccolo e periferico circolo, perchè “l’Amministrazione ci ha detto che non c’era una sala libera da qui a fine novembre” -, si è presto svelato, nelle parole che hanno chiuso l’intervento del presidente della regione Fontana: «Quello che è impensabile è che la culla della Lega non sia in mano alla Lega. Qui, a Varese, bisogna tornare a un sindaco e a una amministrazione della Lega».
Se l’obiettivo primario era la città, L’uditorio però in gran parte non lo era: rappresentava piuttosto tutta la provincia, che si è data appuntamento a Bizzozero per “serrare le fila” di nuovo. «Noi siamo sempre gli stessi, ed è un bene, ma non possiamo essere sempre gli stessi – ha detto Giorgetti – Questo è un momento in cui c’è un sacco di gente che nella Lega non si è impegnata o magari non ci ha neanche votato, che ha deciso che la misura è colma, e può essere pronta a darci una mano a combattere questa battaglia, che stiamo combattendo a mani nude. Dobbiamo coinvolgerli».
L’obiettivo primario di questa battaglia è, quindi“riprendersi Varese” in quella che si presenta come una lunghissima campagna elettorale per le comunali 2021: una battaglia che prevede, innanzitutto, la rinascita della Lega a Varese.
INCONTRO LOCALE, TEMI NAZIONALI
I temi trattati sono stati più che locali, di portata nazionale: da quello dell’autonomia, illustrato – e anche portato avanti materialmente, con una serie di incontri con il ministro Boccia – da Attilio Fontana al racconto delle ultime settimane del governo gialloverde raccontate da Giancarlo Giorgetti.
Poca Varese, anche nelle domande del pubblico: una sola domanda è stata rivolta a Fontana, per chiedere spiegazioni del perchè regione Lombardia finanzia il progetto del teatro Politeama e della Biblioteca nella Caserma Garibaldi. Le altre domande sono state su Ius Soli, taglio dei parlamentari, senatori a vita e politiche sulla famiglia.
Alla fine, l’appello più ripetuto è a partecipare alla manifestazione di Roma, il 19 ottobre: a farsene carico più volte il deputato Matteo Bianchi.
VARESINI FUORI, VARESOTTI DENTRO
Tra le annotazioni più sorprendenti della serata, quella della posizione fisica dei rappresentanti delle istituzioni: nelle prime file il sindaco di Saronno Alessandro Fagioli, il sindaco di Gallarate Andrea Cassani, il sindaco di Fagnano Elena Catelli, l’ex sindaco di Samarate, e ora deputato, Leonardo Tarantino, l’ex sindaco di Morazzone e ora deputato Matteo Bianchi, l’ex sindaco di Sesto Calende, e ora consigliere regionale, Marco Colombo. C’era persino il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli, anche se non risulta ufficialmente appartenente al partito.
C’era Giancarlo Giorgetti, di Cazzago Brabbia, c’era Francesca Brianza, di Venegono Superiore. C’era l’eurodeputata Isabella Tovaglieri, di Busto Arsizio. C’era persino l’ex ministro Marco Bussetti che vive a Somma Lombardo. Di varesini doc, tra le istituzioni pronte a votare alle prossime elezioni cittadine, in vista nella sala c’erano Attilio Fontana ed Emanuele Monti, che però ormai sono “lombardi”, essendo parte delle istituzioni regionali, il primo come presidente della Regione e il secondo come presidente della commissione sanità in consiglio regionale.
Però all’incontro di Bizzozero i rappresentanti della Lega nelle istituzioni di Varese, anche se ora in minoranza, c’erano tutti: da Roberto Maroni a Carlo Piatti, da Fabio Binelli a Marco Pinti. Ma, curiosamente, sono rimasti tutti tra la folla rimasta fuori.
L’AUDIO DELLA SERATA
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