La Mornago delle due ruote rivive nel libro di Davide Ielmini
Venerdì 11 ottobre alle ore 21 al Centro ricreativo "I quattro campanili" l'autore presenterà "Pedalare"
Con la vittoria negli occhi dello sloveno Primoz Roglic e il circuito della Tre Valli varesine ancora caldo, Davide Ielmini regala agli appassionati di ciclismo un nuovo libro: “Pedalare”, un viaggio nella storia sportiva di Mornago e non solo. La piccola cittadina in provincia di Varese vanta infatti una solida tradizione ciclistica, così solida da aver regalato alle due ruote alcuni professionisti di livello che l’autore riscopre nel suo scritto.
L’elenco è lungo e comprende: Pietro Giudici, vincitore di tre tappe al giro d’Italia, Francesco Prina, un asso del ciclocross e fido gregario di Bartali, Arturo Pecchielan, cinque edizioni del Giro d’Italia e componente della nazionale, un passista scalatore che aveva il compito di portare il campione Eddy Merckx fino all’ultimo chilometro, e lo sfortunato Adriano Passuello, uno che fin dagli esordi – terzo posto nella Coppa Agostoni – fece vedere di che pasta era fatto. Passuello nel Tour de France del 1968 arriva fino al secondo posto, diventerà il gregario di lusso dei big Bitossi, Zilioli e Motta. E ancora, Giorgio Favaro, scalatore di razza, forte e buono, protagonista di nove edizioni del Giro d’Italia.
C’è poi tutto un mondo fatto di appassionati e amatori, di cicloturisti e imberbi pedalatori, assistenti di gara e giudici blasonati che hanno contribuito non poco a consolidare nel tempo il sentimento nei confronti di questo sport. Uomini e donne che rispondono al nome di Franco Tozzo, Giordano Zuliani, Gianluca Vezzoli, Massimo Muraro, Mauro Fontana, Ettore Fontana, Christian e Camilla Colombo (esordienti), Vincenzo Vezzoli (amatore) e i cicloturisti Eleonora Maculan, Danilo Zordan, Paolo Savoldi, Mirco Torresan, Luciano Caruggi (assistente alla gara) e i giudici di gara Gianfranco Ielmini e Giuseppe Daverio. Questi ultimi tra i primi sostenitori della pubblicazione.
Ielmini, con la sua scrittura capace di scavare romanticamente nei sentimenti e nei tipi umani, ricostruisce una storia attraverso i documenti del tempo, brochure spiegazzate e locandine ingiallite, articoli e interviste seppelliti da tempo in emeroteca. Un collage che rivela tutta la passione e l’amore per una disciplina che in questa provincia è più simile a una fede che a uno sport. Sullo sfondo di questa narrazione, c’è l’Italia che, pur nel pieno del boom economico, esprime in toto la sua anima rurale, un’identità genuina in grado di perpetuare il mito del ciclista espressione di quello stesso popolo che getta lo sguardo nel gruppo variopinto nella speranza di incrociare quello del campione amato. Scrive Ielmini: «L’Italia deve in parte al ciclismo la sua salvezza. E forse è anche per questo che qui, sullo Stivale, la bicicletta è ancora oggi l’espressione più pura del mito eroico dei giganti della strada».
Venerdì 11 ottobre alle ore 21 al Centro Ricreativo “I quattro campanili” di Mornago, Davide Ielmini presenterà “Pedalare” affiancato dal giornalista Andrea Aliverti. Il ricavato della vendita del libro andrà in beneficenza.
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