Le emozioni dell’oro europeo di Parigi rivivono a Glocal
Alle Ville Ponti la proiezione del documentario "Vent'anni dopo" con Alessandro Mamoli e Simone Raso. La storia della favolosa vittoria dell'Italbasket con tre varesini in campo
Il 1999 fu un anno magico per il basket varesino e per quello italiano. A maggio i Roosters guidati da Carlo Recalcati – ancora lontano dal diventare commissario tecnico – vinsero lo scudetto della Stella al termine di un campionato con ben altri favoriti (le bolognesi e Treviso, prima di tutte) che vide però i biancorossi davanti a tutti praticamente dall’inizio alla fine.
Terminata con il trionfo quella irripetibile avventura poi, tre giocatori di quella squadra (Andrea Meneghin, Sandro De Pol e Giacomo Galanda) vestirono la canottiera della Nazionale per affrontare un campionato Europeo in Francia ricco di speranze ma pure di incognite. A partire dall’assenza a sorpresa di Gianmarco Pozzecco, il quarto varesino del gruppo, lasciato a casa alla vigilia del torneo dal c.t. Boscia Tanjevic.
Quell’Europeo, oggi, è diventato oggetto di culto per come si sviluppò, per come finì (con la vittoria dell’Italia, 16 anni dopo l’oro di Nantes ’83) e per come è stato raccontato vent’anni dopo dal documentario che sarà protagonista nella serata di sabato 9 novembre (ore 21) alle Ville Ponti, nell’ambito di Glocal, il festival di giornalismo organizzato da VareseNews. Il docu-film è filmato dal giornalista di Sky, Alessandro Mamoli, e da Simone Raso, fotografo e videomaker varesino che da tanti anni collabora con il nostro giornale.
Le immagini che scorreranno per quasi un’ora sullo schermo, permetteranno di ripercorrere nei dettagli la cavalcata degli azzurri. Dalla sconfitte di misura all’esordio con la Croazia con le frizioni interne iniziali tra Carlton Myers e i compagni al serrato confronto tra il c.t. Tanjevic e i giornalisti al seguito; dall’incrocio tra l’Italia e la Germania di un giovanissimo Nowitzki (marcato da De Pol) fino al trionfo finale sulla Spagna. Epilogo ormai “naturale” per una squadra che aveva imparato a perdere – con la Lituania del totem Sabonis – ma anche a vincere le partite decisive, come avvenne nei quarti di finale contro la Russia (ricordate la iconica schiacciata di Andrea Meneghin in testa a Pashutin? La trovate QUI) e soprattutto in una leggendaria semifinale contro la Jugoslavia di Bodiroga, Danilovic e Divac, piegata dai 17 punti di Gregor Fucka.
Ad animare il documentario sono soprattutto le testimonianze dei 13 protagonisti – i 12 giocatori e coach Tanjevic – alle quali si aggiungono quelle delle persone – a partire dai giornalisti inviati al seguito della squadra – che hanno accompagnato gli azzurri in quei giorni gloriosi. Tra loro anche il mito del nostro basket, Dino Meneghin, oro nel 1983 e a quel tempo team manager dell’Italia, immortalato in un’altra fotografia rimasta nella storia, quella dell’abbraccio con il figlio Andrea. E poi il finale dedicato al grande assente, Gianmarco Pozzecco, a chiudere 53′ emozionanti. Sul palco delle Ville Ponti, con Mamoli e Raso, rivivremo quelle emozioni insieme a qualche protagonista della grande cavalcata azzurra: la serata è a ingresso gratuito e vedrà la partecipazione anche del trust varesino “Il basket siamo noi”. Per prenotare il vostro posto su Evenbrite, CLICCATE QUI.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Nadia Zorzan su “Disperata per una gomma bucata, salvata da un bambino di 9 anni: Nicolò piccolo meccanico eroe”
NucciaSiluri su Omicidio di Lidia Macchi, 38 anni senza un colpevole
Felice su Giovanni Borghi si rivolta nella tomba: il messaggio della Befana e il futuro incerto di Cassinetta
lenny54 su Sesto Calende insicura? Botta e risposta tra Fratelli d'Italia e il sindaco Giordani
Clara Fiore su 2024 da record, l'Ospedale del Ponte è tra i primi quattro centri lombardi per numero di accessi
gokusayan123 su Rissa al bar a Saronno, il Questore dispone la chiusura del locale per 30 giorni
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.